Recensione: In The Red
Cosa possono fare 4 ragazze appassionate di musica “robusta” in quel di Stoccolma sul finire degli anni novanta ? Risposta facile: fondare una hard rock band e più specificatamente Crucified Barbara.
Dopo aver trascorso il primo periodo registrando demos e suonando nei club nordici, le fondatrici Klara Force e Ida Evileye decidono di alzare l’asticella inserendo una batterista stabile, Nicki Wicked ed una chitarra solista. Così a partire dall’anno 2000 arrivano le new entry: il destino vuole che Mia Coldheart sia dotata oltre che come chitarrista anche dal punto di vista vocale, tant’è che dal 2003 viene a ricoprire entrambi i ruoli. Con questa formazione incidono l’album di debutto nel 2005 dal titolo “In Distortion We Trust”seguito nel 2009 da “Til Death Do Us Party” e “Midnight Chase” dato alle stampe nel 2012.
Se la matematica non è un opinione questo “In The Red” è il quarto appuntamento con il full length. Semaforo verde e quindi…via al “Track ‘n’ Furious”!
“I Sell My Kids For Rock’n’Roll” – Apertura di cd affidata ad un robusto heavy rock and roll (come si evince dal titolo) di scuola “Motorhead”. Non a caso le quattro ragazze scandinave hanno contribuito con ben due brani alla compilation tributo a Lemmy & Co.dal titolo “St. Valentie Day Massacre” del 2006.
“To Kill A Man” – Presenta un heavy metal più cadenzato per affrontare un tema forte come lo stupro, una piaga che purtroppo dobbiamo riscontrare quasi quotidianamente sulle pagine di cronaca. La voce arrochita di Mia Coldheart grida tutta la sua indignazione mentre il desiderio di rivalsa si sfoga in un assolo centrale decisamente ficcante.
“Electric Sky” – Piacevole mid tempo che contiene le caratteristiche atte a considerarlo un potenziale singolo e, senza dubbio, un brano da inserire in scaletta in sede di concerto.
“The Ghost Inside” – Traccia di maggior impatto del lotto finora ascoltato: dopo una breve intro strumentale, la canzone si apre a cambi di tempo alternati dal classico 4/4 al sincopato che valorizzano la sezione ritmica formata da Ida Evileye (basso) e Nicki Wicked (batteria)con un chorus che “tira”
“Don’t Call On Me” – Altro potenziale hit di questo “In The Red” che, grazie a una ritmica serrata da parte di Klara Force, crea un indovinato contrasto con i break che esaltano sia la voce che la chitarra solista di Mia: pezzo con cui concludere il live!
“In The Red” – La title track è un’iniezione di energia non diluita. Il telaio costruito da Ida, Nicky e Klara è forse il più robusto di tutto il lavoro e la voce di Mia graffia come diamante sul vetro.Il chorus rimanda al metal anni 80 targato U.S.A.
“Lunatic # 1” – Grazie all’allenamento a cui ci hanno sottoposto finora le CB, reggiamo l’urto di questa settima song: una cavalcata da rodeo dalla prima all’ultima nota. Le quattro svedesi non fanno prigionieri e ci propongono un 4/4 senza pause corredato però da una accattivante melodia.
“Shadows” – Più luci che “ombre” in questo brano che non fa scemare l’attenzione ma che anzi ci fornisce altri momenti di headbanging.
“Finders Keepers” – Ennesimo momento energico di questo “In The Red”: qui veniamo sommersi da un incandescente hard rock anni settanta di scuola britannica (Led Zep, Free, Bad Company).
“Do You Want Me” – Si propone come ideale prosecuzione della strada intrapresa dalla track precedente.
“Follow The Strema” – Chiude il lavoro là dove è iniziato: un serrato finale che tanto sa di Lemmy & Co.
In ultima analisi possiamo segnalare questo quarto lavoro delle Crucified Barbara, senza dubbio, come il più maturo, sia dal punto di vista dei testi (e dei temi trattati) sia per quanto al riguardo della capacità di inserire melodie convincenti in un contesto decisamente energico e potente.
Per citare un celebre spot: se siete un po’ giù di corda …”In The Red…vi metterà le ali!”
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