Recensione: In The Temple Of Feedback
Il nome di Lorenzo Canevacci sarà da molti associato a quello dei Bloody Riot, storica band hardcore punk italiana degli Eighties. Indubbiamente, però, anche la sua più recente creatura, i Wendy?! (qualcuno ha detto “Shining”?), dopo album come “Notebook”, “Eleven” e, soprattutto, “Idles & Gods” del 2017, hanno ormai conquistato un posto d’onore tra i fans di un rock alternativo libero da connotazioni troppo specifiche e settoriali.
A leggere le dichiarazioni di Lorenzo, sembra che proprio “Idles & Gods” fosse considerato dal suo band leader una sorta di disco “definitivo” e quindi, l’ultimo della band, ma l’inattività dovuta ai tempi che stiamo vivendo ha portato imperiosa alla costruzione di nuovi brani. Ecco arrivato, così, il nuovissimo album, dal titolo “In The Temple Of Feedback”.
Ancora una volta i Wendy?! (nella cui line-up troviamo la nuova bassista Paola “Croft” Altobelli), propongono un rock’n’roll tosto ma senza confini, che spazia con disinvoltura e determinazione tra ispirazioni di diversa natura.
Alcuni brani rimandano a certo tenebroso post punk degli anni che furono (ma che oggi pare tornato di moda): parliamo di 27th Dream, in cui la voce grave ed intensa disegna una intensa ed evocativa semiballad elettrica post punk rischiarata da schitarrate hard, e di Rock These Ancient Ruins dal chorus innodico e dalle incursioni hard’n’roll.
Maggiori istanze heavy sono esposte da Because Of You, un trascinante ed entusiasmante uptempo guidato da riff ed assoli di chitarre tra hard e post punk.
In The King Of Mud, invece, il rock’n’roll assume sfumature bluesissate e graffianti e esplode nel con chorus innodico, mentre TNMA è un punk’n’roll sguaiato e trascinante interrotto da spazi più lenti e rarefatti.
Lo spirito più cantautorale di Canevacci emerge in canzoni come la splendida A Song For Johnny, lancinante ballata acustica roots e dylaniata condotta da chitarra acustica ed armonica, e da Spider Girl, affascinante semiballad carica degli echi di echi Doors e Velvet.
“In The Temple Of Feedback” è, in definitiva, un lavoro ancora una volta sincero, carico di canzoni di qualità e traboccanti feeling, in cui i Wendy?! forniscono ancora una volta pane per i denti di chi ama un rock senza confini, in cui punk, hard, folk si mescolano sotto l’unica bandiera dell’autenticità e della passione.
Francesco Maraglino