Recensione: In Your Blood
Cadaveria, per chi vivesse sulla luna, è l’ex cantante degli Opera IX, band che si ritagliò uno spazio di tutto rispetto qualche anno fa all’interno del panorama HM estremo italiano. In Your Blood è il terzo capitolo discografico della conturbante singer e segue il precedente Far Away From Conformity risalente al 2004. La line-up dei Cadaveria è la stessa dal 2002, anno di uscita di The Shadows’ Madame, il loro esordio discografico, ovvero: Cadaveria – vocals, Frank Booth – guitars, Killer Bob – bass e Marcelo Santos detto Flegias, drums. Questa peculiarità del combo nostrano testimonia senza ombra di dubbio che, fra persone adulte, quando esiste unità di intenti e voglia di suonare, si possa mantenere la stessa formazione per più di due album.
Questa loro ultima fatica è un prodotto dalle mille sfaccettature, di non facile catalogazione: i Nostri godono di piena libertà di azione e di espressione e il risultato finale è un disco che solo a tratti si può banalmente classificare come gothic/horror. L’elemento catalizzante risulta essere il concetto di decadenza generale che permea il songwriting di Cadaveria & Co. La sinistra singer infatti spazia dal consueto scream alle clean vocals con una facilità disarmante, che le permette di interpretare i diversi brani nella più totale libertà di esecuzione, mantenendo comunque un’identità malvagia e inquietante. Va precisato, però, che nonostante questo aspetto poliedrico, nessuna traccia si avvicina anche solo lontanamente a lavori di altre metal queen come Doro Pesch piuttosto che Lita Ford. La produzione, di sicuro livello, conferisce alle canzoni il meritato peso specifico, che conferisce al prodotto finito una dimensione internazionale.
Fra i brani maggiormente riusciti vi è senza dubbio Memento Audere Semper, un esempio di ottima convivenza fra melodia e durezza, The Dream, gotica e oscura, dove le doppie voci sovrapposte la fanno da padrone e Atypical Suggestions By a Dead Artist, con un riff di chitarra che pare scritto appositamente per i Cadaveria da Mr. Dave Mustaine in persona. Il resto del lotto rimane interessante e soprattutto ben distinguibile, sarà poi il gusto del singolo appassionato a prediligere questo piuttosto che l’altro brano, soprattutto dopo ascolti ripetuti.
In Your Blood, in sintesi, è un parto discografico inquietante e per certi versi spiazzante, soprattutto se guardato in termini di unidirezionalità musicale, come ben testimoniato dalla copertina del disco, che non passa certo inosservata.
Stefano “Steven Rich “Ricetti