Recensione: Infernal March-Promo 2005

Di Matteo Lavazza - 2 Luglio 2005 - 0:00
Infernal March-Promo 2005
Band: Devaster
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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80

Nati nel 2002 i Devaster, dopo i soliti e quasi inevitabili cambi di line up, arrivano con questo “Infernal March-Promo 2005” al loro esordio, caratterizzato, come vedremo anche nel seguito della recensione, su sonorità puramente Thrash Metal.
L’inizio è affidato a “March”, che, dopo una breve introduzioni a colpi di cannone, scarica sull’ascoltatore un riff di matrice Bay Area molto ben studiato, con buoni cambi di tempo all’interno della canzone a donare varietà al tutto. L’unico appunto che mi sento di fare è sulla voce di Nicola “Doktor”, che in certi frangenti non mi pare proprio a suo agio.
Già dalla successiva “Feverish Commando” la voce di Nicola recupera benissimo, risultando finalmente del tutto convincente. Musicalmente il pezzo è sempre piuttosto vicino al Thrash americano, pur con qualche lieve puntata in territori musicali più teutonici. Molto buoni gli arrangiamenti e la struttura portante del brano, che riesce a combinare delle buone melodie, sempre rapportate ovviamente al genere proposto, senza però perdere un briciolo di potenza.
“Persecution” calca la mano sul lato tedesco della musica del gruppo, infatti il pezzo è meno elaborato ritmicamente dei precedenti, e dalla sua ha una carica “grezza” in grado di coinvolgere pienamente l’ascoltatore. Da segnalare anche un inaspettato break melodico centrale, fatto di chitarre arpeggiate e toni quasi soffusi, che riporta alla mente certe cose dei Metallica dei tempi d’oro.
Con “Infernal Evocation”  i Devaster rimangono in territori vicini a quelli proposti dalla canzone precedente, ma bisogna davvero elogiare il lavoro di songwriting del gruppo, che riesce ad unire il meglio delle due maggiori scuole Thrash, cioè quella Bay Area e quella tedesca, prendendo cioè la melodia che caratterizzava certe produzioni a stelle e strisce e unendola alla carica rozza del Thrash di gente come Sodom o Destruction.
La conclusiva “Necrothrash (Come Back…)” è forse la canzone più violenta del lotto, con alcune parti che sembrano quasi Black come impostazione. Di sicuro l’energia sprigionata è davvero devastante.
Tecnicamente il gruppo mi è sembrato decisamente di ottimo livello, tutti i musicisti infatti interpretano al meglio le canzoni, senza mai strafare, ma risultando sempre precisi ed in grado di donare potenza ed energia alle canzoni. Come ho già detto l’unico vero neo sta a mio parere nell’interpretazione vocale di Nicola su “March”, ma direi che tutto sommato non si tratta di niente di particolarmente grave.
I suoni sono davvero molto buoni, cattivi e sporchi al punto giusto per donare il giusto flavour e la giusta carica ai brani, unico difetto, a mio parere, i volumi un po’ tropo alti della batteria, che in certi casi è fin troppo in evidenza.
Onestamente sono rimasto piuttosto sorpreso dalla qualità di questo demo, che durante i primi ascolti non mi aveva particolarmente impressionato, ma che si è poi rivelato un lavoro davvero degno di nota. Certo qualcosa qua e là da mettere a posto c’è, ma se al demo d’esordio la qualità è questa…beh, aspetto con ansia di sentire cosa tireranno fuori la prossima volta!

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