Recensione: Inside My Head
A coronamento di una carriera più che ventennale, Richard Marx si rivolge ai propri fan europei dedicando loro “Inside my Head”, una doppia collection contenente quattro brani inediti, molti pezzi finora esclusivi del mercato americano e la completa rivisitazione di 12 classici tra cui le immortali “Right Here Waiting”, “Angelia” e “Keep Coming Back”. A dire il vero, il fatto che oggi esistano ancora album geo-localizzati fa quanto meno sorridere, in piena era di streaming e download, ma resta il fatto che album (peraltro molto validi) come “Emotional Remains” e “Duo” non hanno mai ricevuto una distribuzione europea, e per questo Inside my head non solo è un’esclusiva del nostro Continente, ma contiene diversi brani tratti dalle opere di cui sopra.
“Inside my head” è senza dubbio il modo migliore per “toccare con mano” la produzione più importante del cantautore di Chicago, ed è quindi un acquisto consigliatissimo a chi non lo conosce ancora. Lo stesso Marx ha voluto sottolineare quanto sia importante per lui il costante afflusso di nuovi fan: ascoltare oggi una ballad come “Angelia” (1989) o un lento struggente come “Right here waiting” (1989), da un lato fa emergere ricordi lontani, dall’altro dimostra la perfetta “attualità” (merito anche della rivisitazione) della produzione del cantautore americano, e tutto questo mentre “Don’t mean nothing” (1987) ci riporta indietro a quel coerente mix di rock, pop e venature country che tanto apprezzavamo venticinque anni fa.
Ci sono anche tante hit recenti: “Had Enough”, co-scritta con Chris Daughtry, un mid-tempo in cui il tono cupo e drammatico del testo (“[…] the light inside has left me too […]”) contrasta con un ritmo intenso e a tratti vivace, “On The Inside”, una ballad profonda in cui l’apporto di Chad Kroeger dei Nickleback è avvertibile a miglia di distanza, ma senza dimenticare “Always on Your Mind”, realizzata con Matt Scannell dei Vertical Horizon, e un’emozionante “Over my head”, ballad che, pur tratta da “Emotional Remains” (2009), ci riporta alla produzione “marxiana” dei primi anni ’90.
Per i fan la situazione è diversa: ottima la scelta delle canzoni rivisitate, ma l’interesse è massimo soprattutto per i 4 brani inediti, tra cui il singolo “Wouldn’t let me love you”, di cui è stato realizzato anche il video. Un brano dalle sonorità tipicamente rockeggianti, con tanto di assolo di chitarra (tutt’altro che scontato in queste produzioni), molto ben suonato e prodotto, profondo nel contenuto ma brillante nel ritmo, in cui i segni della produzione passata, avvertibili in diversi passaggi, si mescolano con disinvoltura a sonorità contemporanee. Un brano che i fan apprezzeranno senz’altro, mentre più “standard” appaiono gli altri inediti, tra cui “Like Heaven”, un lento che poggia sulla timbrica dell’artista ma non brilla per originalità compositiva, e “All over me”, un rock incalzante e piuttosto “duro” (per quanto possibile) nell’impronta, diverso dalla media del resto del disco, ma apprezzabile soprattutto dai fan di vecchia data.
In sostanza, un prodotto senz’altro consigliato e apprezzabile, ideale per chi vuole scoprire un nuovo artista in modo quanto meno originale (mixando brani vecchi, inediti, recenti, risuonati…), ma con spunti d’interesse anche per i fan di vecchia data.
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Tracklist:
CD 1
01. Had Enough;
02. Wouldn’t Let Me Love You;
03. Like Heaven;
04. On The Inside;
05. Through My Veins;
06. Always On Your Mind;
07. Loved;
08. Come Running;
09. All Over Me;
10. Scars;
11. Done To Me;
12. Over My Head;
13. Part of Me.
CD 2
01. Don’t Mean Nothing;
02. Should’ve Known Better;
03. Endless Summer Nights;
04. Keep Coming Back;
05. Take This Heart;
06. Hold On To The Nights;
07. Angelia;
08. Hazard;
09. Too Late To Say Goodbye;
10. Satisfied;
11. Right Here Waiting;
12. When You Loved Me.