Recensione: Kalevala Mysticism
Cazzo come spacca quest’album!!!
“Kalevala Mysticism” ci propone una sana dose di Vero Metallo Pesante granitico, potente, deciso, sincero ed epico: bentornati MorningStar!
Dopo il tuonante “Weight of the Hammer“, punto di svolta stilistico nella discografia dei nostri, il trio guidato dal carismatico Ari Hankonen torna a colpire violentemente con questo nuovo, terremotante capitolo della saga degli epic metallers finlandesi. Continuando a mantenere un’attitudine incorruttibile verso le mode e sincera verso i propri fans, i MorningStar hanno forgiato uno dei migliori album di questa annata (e dire proprio degli ultimi anni) che assicuro rimarrà nei cuori degli “SwordBrothers” anche in futuro.
Fa piacere innanzi tutto notare come la perizia esecutiva risulti superiore in qualche modo rispetto al passato; i progressi stilistici hanno reso possibile a questi conterranei di Babbo Natale di strutturare brani più introspettivi e ammaliati, cosa che accresce tantissimo la personalità della band e che, logicamente, si sposa benissimo con il tipico sound grezzo, cadenzato, barbarico ed epico della “Stella del Mattino”.
I sognanti arpeggi iniziali di “Ultima Thule” fungono da ottimo preludio per il feroce assalto di Metallo Epico che da qui in poi, salvo alcuni passaggi più evocativi, polverizzerà senza pietà le vostre vertebre (oltre che far vivere al vostro cuore atmosfere ancestrali e poetiche); infatti dopo la conclusione di questo stupendo brano strumentale Ari, Tomi e Petri ci fanno respirare acciaio liquido a pieni polmoni a colpi di riffs tostissimi, una sezione ritmica granitica ed un cantato magico ed epico.
Tra furiose tempeste di “molten metal” quali “Pagan Funeral” e “Sons of Kalevala” emergono momenti più riflessivi ed evocativi ma egualmente pesanti come la già citata opener, “Metal Fever” (Oh Gods…raise the Metal Fever!), “Made of Iron“, “Throne of Doom” e “Attack“, andando a comporre così una tracklist molto varia e decisamente accattivante, per un totale di ben quattro strumentali e sei killer tracks, varie tra loro, da intonare a gran voce.
Hey, brothers in denim and leather: con quest’album sono assicurati selvaggi headbangs, heavy metal serio suonato con passione da un ottimo gruppo, atmosfere mitologiche, testi degni di considerazione e…la possibilità di grondare sangue come non mai!! Hell yeah!! Se non l’avete già fatto, andate a ricercare quest’album!!
Consiglio quest’album anche ad i neofiti del genere, che troveranno in “Kalevala Mysticism” un ottimo esempio di quello che significa vivere l’Epic Metal. “We Are Sons of Kalevala, choose your side…”!!
A tutti gli amanti della velocità, delle melodie sdolcinate, di favolette al posto di testi Heavy Metal, consiglio solo una cosa: state alla larga dai MorningStar e da quest’album!
L’album si completa di un ottimo artwork, testi sintetici (come al solito) ma profondi e reali e gli immancabili commenti del chitarrista/cantante Ari Hankonen in merito alle lyrics e le origini dei brani.
A dire il vero l’album meriterebbe di più in quanto a voti, ma preferisco non sbilanciarmi e lasciare che il tempo confermi che ho sbagliato ad essere così “ristretto”.
…per concludere riporto fedelmente la scritta presente in seconda copertina del booklet (se ancora non avete capito chi siano i Morning Star):
«Fuck Off to “Nu-Metal” bands!»
Hakkää Päälle!!
Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli
1) Ultima Thule
2) Pagan Funeral
3) Metal Fever
4) Sons of Kalevala
5) Frozen Woods
6) Kalevala
7) BattleAxe / Made of Iron
8) Throne of Doom (Divine Wisdom)
9) Attack
10) Sinister Shaman