Recensione: Kapitel II – Besvärtade Strofer
Proseguendo nella sua opera di riproposizione della discografia dei Lekamen Illusionen Kallet, la Frostscald Records passa, letteralmente, al secondo capitolo: “Kapitel II – Besvärtade Strofer”. Sulla necessità o utilità di queste ristampe si sono già spese abbastanza parole in occasione della recensione del primo album della band, quindi meglio non dilungarsi e concentrarsi sul disco.
La proposta musicale, in occasione di questo secondo capitolo, non cambia in maniera sostanziale rispetto all’esordio. La scelta ricade sempre su un black ibridato e in cui confluiscono elementi rock, folk e ambient. Rispetto al precedente cd, però, qualche variazione/evoluzione/involuzione è possibile riscontrarla.
Innanzitutto a livello di produzione ci si accorge subito che è stato fatto un lavoro migliore in sede di registrazione. Alcuni suoni un po’ impastati ora suonano decisamente più chiari e comprensibili (forse anche troppo, visto che in certi passaggi si vanifica il tentativo di ricreare quel sound quasi ambient composto da chitarre zanzarose, fredde e sporche così comune agli albori del black). Inoltre, per quanto riguarda di mixaggio degli strumenti, il synth e gli elementi folk hanno un volume più alto.
Proprio questi ultimi sembrano aver acquisito una maggiore importanza, per quanto sempre relativa, in sede di songwriting e ricompaiono un po’ più di sovente a spezzare la monotonia di alcuni riff ripetuti a oltranza. Sono proprio gli elementi folk (purtroppo mai così costanti e diffusi da poter dare l’etichetta di genere a questo “Kapitel II”) uno dei pochi meriti che risollevano un po’ le sorti di questo album.
Per un elemento positivo, però, ve ne sono alcuni negativi che fanno calare il valore di tutto il disco.
La qualità dei riff, infatti, sembra inferiore, quasi mancassero un po’ di idee e di freschezza compositiva. Alcuni arrangiamenti, ed è questa la parte peggiore, sembrano abbozzati, tirati via, quasi non interessasse il risultato finale. Altri, addirittura, sembrano assenti. In un paio di occasioni le melodie passano dall’una all’altra con stacchi netti che non hanno alcuna giustificazione nell’andamento della canzone e risultano così estremamente fastidiosi.
Per quanto riguarda la durata, pur con una traccia in meno, questo “Besvärtade Strofer” risulta più lungo di alcuni minuti del precedente “Må Ljuset Aldrig Nå Oss Mer”. Che sia un fatto positivo non è del tutto automatico, merito, o colpa, anche di un paio di brani come “Syner” e “Varulvsvals”, che soffronto di una esagerata e a tratti noiosa dilatazione. Ciò che si era più criticato nell’esordio qui si ripropone a livelli anche peggiori. La reiterazione pedissequa e parossistica di un riff allo scopo di creare una certa atmosfera, in questa occasione, diventa, senza mezzi termini, noioso e fastidioso rumore di fondo.
Già con l’esordio “Kapitel I – Må Ljuset Aldrig Nå Oss Mer”, i Lekamen Illusionen Kallet avevano messo in luce un numero di frecce al proprio arco non esattamente elevatissimo. Che fosse frutto di una precisa scelta compositiva o di effettiva mancanza d’idee, purtroppo, non ci è dato saperlo. Il risultato, però, lasciava spazio a congetture non particolarmente positive. Con questo “Kapitel II – Besvärtade Strofer” quelle conclusioni sembrano trovare conferma in un disco che appare ben poco ispirato, per certi versi poco curato e in cui alcuni degli elementi meno esaltanti del primo capitolo vengono riproposti in maniera ridondante e finanche noiosa.
Tracklist:
01 Prolog
02 Syner
03 Viterskog
04 Åkallelse
05 Varulvsvals
06 Begravd (Epilog)
Alex “Engash-Krul” Calvi