Recensione: Keep It Alive [CD + DVD]
Tempo di live album celebrativo anche per i britannici Praying Mantis, una delle tante band ad aver calcato il (fu) grande palco del festival “dedicato” di Frontiers Music che nell’arco di poco più d’un lustro ha saputo porsi quale punto di riferimento per molti appassionati di cose melodiche provenienti praticamente da ogni parte del globo.
Immortalati in occasione dello show tenuto il 28 aprile 2018, nella cornice della quinta edizione proprio del Frontiers Festival, i Praying Mantis erano da queste parti non solo per partecipare alla kermesse annuale ma pure per promuovere il nuovo disco “Gravity” che, come spesso accaduto, aveva messo in luce l’ennesima proposta discografica convincente elaborata dai fratelli Troy (Tino e Chris, fondatori della band).
Poco meno di un’ora d’esibizione per scaldare un pubblico ricettivo e ben disposto, omaggiato con una performance schietta, asciutta e priva di inutili orpelli.
Inseriti all’interno di un cartellone con tempistiche rigide e definite, i Mantis avevano, infatti, preferito dare più spazio possibile alla loro ottima musica, condensando in breve tempo un esaustivo estratto di una carriera prossima ai quarant’anni, disseminata lungo l’arco di undici album.
A partire dalle preistoriche “Captured City“, “Children of the Earth” e “Panic in the Streets“, emblemi della NWOBHM, sino alle recentissime “Highway“, “Keep it Alive“, “Believable“, “Mantis Anthem” e “Dream On“, brani che ben riassumono la recente produzione per conto di Frontiers, inaugurata nel 2009 con l’album “Sanctuary”, l’esibizione si è rivelata “compatta” ma certamente proficua in quanto a resa: abbiamo avuto la fortuna di assistere personalmente alla performance, constatando di persona come i fratelli Troy ancora oggi sappiano tenere il palco alla grande, catturando l’attenzione di gran parte della platea.
La fedele registrazione del concerto mette così in luce l’affiatamento e la sintonia percepite in presa diretta, mostrate senza esitazioni nonostante l’acquisizione del singer John Cuijpers e del batterista Hans in’d Zandt sia storia piuttosto recente.
Una amalgama che funziona e che probabilmente potrà riservare ancora qualche piacevole risvolto futuro.
Montato attorno a suoni “veritieri” e privi di particolari effetti, “Keep it Alive” è, sia nella parte audio che in quella video, curato nei dettagli e si presta per un ascolto ed una visione godibili e rilassati.
Bella senza dubbio – come sempre successo nei DVD live di Frontiers – proprio la resa visiva del concerto, realizzata in modo da poterne apprezzare al meglio le sfumature: la ragione per cui decidere di acquistare “Keep it Alive” è forse veicolata proprio più dalla efficacia di questa componente specifica che non dalla mera incisione delle tracce audio, in virtù di una regia e di una qualità d’immagine tali da rendere l’esperienza senza dubbio gratificante.
Spiace pensare che, data la definitiva cancellazione futura del Festival Frontiers, questa possa essere una delle ultime testimonianze “ufficiali” di quello che è stato, per qualche anno, l’evento concertistico più significativo per gli amanti di certe sonorità.
Ad ogni modo, come sempre accade, quando sul mercato è ad affacciarsi un disco dal vivo di una band blasonata ma ormai divenuta in qualche modo di “nicchia”, le considerazioni sull’utilità dell’uscita lasciano un po’ il tempo che trovano.
Un po’ di nostalgica malinconia accompagna le note della consunta ed indimenticabile “Children of the Earth”, pezzo conclusivo di un live DVD che, come sempre si dice in questi casi, rimane appetibile in via prioritaria agli occhi dei fan di lungo corso del gruppo britannico.
In seconda battuta, “Keep it Alive” non spiacerà anche a coloro che erano materialmente presenti la sera dello show, per i quali, oltre al fascino dell’opera in se, non mancherà il classico e piacevolissimo “effetto ricordo”.
O souvenir, se preferite…
