Recensione: Killing Season
Gli Immersed In Blood sono uno dei tantissimi gruppi snobbati ma con molte cose da dire. Sono anche uno di quei gruppi “macchine da guerra” che stanno affollando la scena estrema, ridefinendo e spingendo sempre più in là i confini del suonare veloce/incazzato/brutale. Sono, insomma, una di quelle tante band che vengono purtroppo snobbate per mancanza di informazioni da tanti potenziali fan. E, credetemi, un primo ascolto se lo meritano veramente: l’impatto che il loro suono ha nell’immediato è sconvolgente, e basta a non permettere un affrettato giudizio sulle potenzialità celate o meno. Difficilmente, se amate le sonorità violente, potrete dopo un primo approccio non ritornare incuriositi a sentire nel dettaglio la proposta di questa band.
L’accoglienza è delle peggiori (nel senso buono, ovviamente), con la sadica apertura di “Salvatorial Rape”: una sparata di breve durata, col principale intento di mettere in chiaro il target. Questi 80 secondi probabilmente saranno più chiari ed esplicativi di tutte le parole che leggerete mai su Killing Season: per quanto non mi piaccia tirare in fretta le somme, questo è un lavoro che o si odia o si ama fin da subito. Per quanto mi riguarda, il primo full-lenght di questa band svedese mi ha lasciato fin dall’inizio una buona impressione, che non ha potuto che migliorare con un’analisi distaccata e con i molteplici ascolti.
Le canzoni si assestano tutte su un buon livello qualitativo, senza grossi sbalzi. Forse, per lo stile del gruppo, sono i brani più corti a risultare più interessanti: senza dubbio “Supreme Bukkake”, ma anche “We Have A Bleeder”. In quest’ultima il gruppo fa apparire qualche elemento di varietà, come vocalizzi doppi e rallentamenti, che avrebbero sicuramente arricchito il suono se sparsi un po’ più omogeneamente. Anche il lavoro di batteria si muove su cambiamenti non sempre presenti nel resto della scaletta, e mette in luce un aspetto ulteriore davanti al quale inchinarsi. E’ la sezione ritmica infatti la vera regina in questo ferocissimo Cd.
La miscela di Grind e Brutal è propria sia delle strutture che dello stesso stile: si alternano parti più orientate all’immediatezza ad altre leggermente più elaborate, canzoni che concentrano una manciata di idee nello spazio di pochi secondi ad altre che lasciano più spazio a variazioni. Forse il gruppo, favorendo l’approccio più immediato, punta più sul proprio lato minimalista. Tecnica, suono e riffing non rendono comunque Killing Season un album Grind (questo come nota per chi è prevenuto verso il genere). Avevo forse preferito l’approccio del loro precedente Mcd Relentless Retaliation, più dinamico e articolato, ma anche in questa veste il gruppo non sfigura proprio. I punti persi in originalità sono in gran parte recuperati dalla ferocia con la quale farciscono tutte le tracce, ferocia con la quale potrebbero fare invidia a tutti i loro colleghi di oltreoceano.
Devo ammettere che ogni tanto le canzoni sembrano esser nate per prendere parte ad una gara di velocità, difetto proprio di sempre più gruppi. Un aspetto a pensarci ben poco distante dalle tecnicaglie fini a sè stesse. L’impressione è tuttavia ristretta a pochi passaggi, mentre per lo più il gruppo unisce alla furia cieca del batterista Jocke Unger una consistente varietà nel songwriting. Anche il cantato, ineccepibile in potenza e buono come timbro, avrebbe sicuramente avuto un impatto migliore con qualche variazione in più. Insomma, Killing Season gioca le sue carte soprattutto sulle doti del gruppo, mettendo la cura degli altri aspetti un po’ in secondo piano. Se come esordio sulla lunga distanza siamo ad un livello ottimo, non posso che sperare ancora in meglio per il futuro. Intanto l’Europa ha assestato un altro colpo a squotere un genere che sempre più in questi anni sembrava dominato dal continente americano. Un colpo chiamato Immersed In Blood: una valanga di Brutal con dedica ai fan più intransigenti!
Matteo Bovio
Tracklist
01. Salvatorial Rape
02. Recession
03. Rectal Force Ecstasy
04. We Have A Bleeder
05. Killing Season
06. Supreme Bukkake
07. Elite-Perfected
08. Percussive Control
09. Lturn Non Omnia Finit
10. Azura