Recensione: Knights Live
Tempo di live album anche per Axel Rudi Pell che torna con un doppio cd dal titolo Knights Live. E’ dal 1989 che la carriera solista di Pell ha avuto inizio con Wild Obsession, ma già in pista con gli Steeler, dal 1981 (circa), sciolti per abbracciare definitivamente la carriera solista. Da allora puntuale come un orologio Axel torna con un cd l’anno, arrivando a confezionare la bellezza di ben quattordici release in circa dodici anni di carriera solista. Tra cui spiccano due raccolte di Ballads, un’ interessante best of del 2000 in formato doppio contenente inediti, e due live album (il primo è del 1995 con Soto alle vocals). Magari non sempre la quantità è andato di pari passo con la qualità sfornando qualche album altalenante;ma anche se dalla critica specializzata viene liquidato repentinamente, non si può dire che Axel abbia mai prodotto dei dischi superficiali o si sia venduto ai trend del momento. Coerenza stilistica e un’evoluzione sonora che dal Class metal degli esordi, ha portato il nostro verso l’Heavy-Rock degli ultimi dischi, prediligendo pezzi lunghi dal sapore Epico, sullo stile dei primi Rainbow (soprattutto quelli di Raising). Bisogna affermare che il nostro è sempre stato affiancato da singer di razza quali Rob Rock sul secondo album, Jeff Scott Soto per ben sei album e attualmente dall’ugola portentosa di Johnny Gioeli singer proveniente dagli Hardline. Per non parlare dei batteristi Jorg Michael e ultimamente Mike Terrana che sul disco sciorina una prova devastante. Sul primo album Wild Obsession, come singer è indicato Charlie Hunn di cui non conosco nulla. Rispetto al classico sound proveniente dalla Germania Axel si distingue nettamente col suo Heavy-rock roccioso e potente come ben evidenziato dall’opener track Edge of The World dall’ultimo cd in studio seguita subito da una Nasty Reputation (dal secondo disco omonimo) introdotta dalla batteria di Terrana, e con un gran bel solo di chitarra. Potente e diretta arriva Tear Down The Walls, seguita da un medley di mezz’ora tra Masquerade Ball e la bellissima Casbah. Due pezzi cadenzati che si prestano ad un’operazione del genere. Dicevamo mezz’ora in cui accade di tutto dal drum solo al ritornello di Casbah in chiave reggae, a Stargazer dei Rainbow in un turbinio sonoro molto coinvolgente. Mentre Follow the Sign e Fool Fool, rispettivamente da Shadow Zone e dal bellissimo Black Moon Pyramid, concludono la prima parte del cd. Il secondo disco è aperto da Carousel, intervallato da un ottimo Keyboards solo del bravo Ferdy Doernberg (Rough Silk) sempre col micidiale Terrana a tenere il tempo. Uno dei momenti più belli del disco è sicuramente la bellissima e lunga ballad The Clown is Dead ( da Magic), con un’interpretazione magistrale di Gioeli , l’intro piano-voce è molto coinvolgente per non parlare del lungo solo di chitarra che conclude questo bellissimo brano. Poi i ritmi salgono di nuovo con gli undici minuti di Call Her Princess, dal primo album, con Axel che nel solo improvvisa Greensleves e altro. Sempre dal primo album la cadenzata e potente Snake Eyes, in cui Gioeli coinvolge il pubblico in un botta e risposta, ci conduce verso la fine del cd. In conclusione è posto l’Hard-Rock veloce e potente di Warrior, in origine su Beetwen The Walls, ed in cui fa capolino anche il riff della mitica Man On The Silver Mountain. Gran bel disco non molto manipolato in studio e con parti improvvisate, tipiche degli anni settanta, che in molti dischi live recenti non si sentono più perché troppo perfetti e puliti, forse non sarà un capolavoro ma è molto vero. A me piace da impazzire e spero di vederlo presto in Italia, quasi due ore di musica molto sanguigna e densa di feeling. Grande Axel.
Tracklist:
Disc 1.
1.Edge Of The World
2.Nasty Reputation
3.Tear Down The Walls
4.Medley: Masquerade Ball / Casbah / Drumsolo / Stargazer / Casbah
5. Follow The Sing (Incl. Band Introduction)
6.Fool Fool
Disc 2.
1.Carousel (Incl. Keyboard Solo)
2.The Clown Is Dead
3.Call Her Princess
4.Snake Eyes
5.Warrior
