Recensione: KrigelidA
Primo demo per questa band di Pavia formata da due soli elementi: Bile (voce, chitarre e basso) e A.P. (batteria) che presenta un totale di quattro brani per una durata complessiva intorno ai dodici minuti.
Iniziamo subito con qualche considerazione riguardo al genere che propongono. In effetti la definizione di gruppo death gli sta un po’ strettina e al contempo larghina. Dal punto di vista vocale infatti Bile si esibisce in una prestazione che rientra più propriamente nel campo dello growl di matrice black, mentre dal punto di vista delle chitarre, soprattutto per il suono vero e proprio, il primo metro di paragone che mi viene in mente è un heavy-thrash americano di marca ottantiana. Nel complesso però il sound che ne esce potrebbe, seppur con dei distinguo come dicevo, essere etichettato come death.
Passiamo a parlare delle canzoni. L’album si apre con una intro strumentale di poco meno di un minuto, e se avessimo dovuto giudicare la band e l’album solo da questo primo brano purtroppo devo dire che la valutazione non sarebbe stata per niente sufficiente.
Il pezzo in questione manca di un po’ di tutto: non ha mordente, non riesce a coinvolgere l’ascoltatore e soprattutto non è adatto a essere una introduzione perchè in pratica non introduce praticamente niente. Devo ammettere di non aver capito la scelta di mettere questo brano in questa posizione perchè più che una intro casomai può servire come stacco nel mezzo del disco, ma di certo non è utile a presentare la band.
Il mio consiglio sarebbe piuttosto quello di allungare questa traccia e farla diventare un brano strumentale da mettere nel mezzo del disco, per l’introduzione sarebbe necessario qualcosa di più evocativo che crei una atmosfera, casomai con l’uso di qualche tastiera, poco importa se poi le tastiere non saranno più usate nel resto dell’album.
Al secondo posto troviamo Wolf Cry e qui finalmente cominciamo a ragionare già di più. Un po’ corto, solo tre minuti di canzone, ma che già comincia a farci vedere un po’ di più quello che questi due ragazzi sanno fare. Il risultato non è niente male e lo stesso discorso vale anche per i due brani successivi. Dal punto di vista del song-writing i musicisti sembrano piuttosto affiatati e la capacità di composizione è piuttosto matura anche se forse un po’ poco originale dato che si rifanno spesso a soluzioni piuttosto classiche. Il consiglio inoltre è anche quello di cercare di allungare i brani, per realizzare canzoni più lunghe sarebbe per loro obbligatorio variare maggiormente i tempi e le soluzioni all’interno della stessa traccia per non annoiare l’ascoltatore, con un conseguente ed esponenziale miglioramento quantomeno dal punto di vista tecnico delle canzoni.
Dal punto di vista della produzione purtroppo qualche dolorino è lecito aspettarselo. Il demo suona bene, è davvero molto pulito, a dir la verità forse troppo. Non sono un fanatico del sound da cantina dei primi dischi black, ma in questo caso la troppa pulizia nuoce al mordente dei brani che suonano svuotati, senza grinta, senza impatto. La voce è prodotta bene, ma le chitarre in particolare non sono piene, hanno un suono davvero poco incisivo e benchè uno alzi il volume dello stereo al massimo il risultato non cambia, le chitarre non convincono assolutamente, anche a causa proprio del suono. Una maggiore distorsione e un suono più tagliente sarebbero decisamente più indicati visto anche il genere che il gruppo vuole suonare, ora come ora non ci siamo.
Per concludere devo dire che come primo tentativo non è da buttare via. Si tratta di un’opera prima e come tale necessita ancora di diversi aggiustamenti. Una parte della colpa piuttosto rilevante come dicevo tocca anche alla produzione, colpevole di aver sminuito un sound che invece dal vivo ha per fortuna maggior impatto. Il song-writing è buono anche se allo stato attuale è fin troppo classico, le canzoni necessitano di diventare più lunghe per permettere ai musicisti di sperimentare maggiormente e quindi di trovare una forma espressiva più personale.
Contacts:
e-mail: krigelida@libero.it
Tracklist:
01 Buio Omega (intro)
02 Wolf Cry
03 Krigelida
04 Lies…
Alex “Engash-Krul” Calvi