Recensione: Kylamoyl
I Kylamoyl, band di origini e storia ignote data la completa assenza di biografia o di un sito web su cui trovare loro notizie, ci presenta un demo di un gothic metal molto particolare che esula dai cliché del genere. Il gruppo formato da Andrej Surace (chitarra), Angela Di Vincenzo (voce), Giuliano De Ruvo (batteria), Luca Gusmano (basso) e Claudio Grasso (tastiera) ci propone cinque tracce molto personali che denotano una notevole capacità compositiva.
Si parte con “Dawn of crisis”, brano abbastanza controverso in cui sonorità progressive danzano a braccetto con motivi squisitamente gothic accompagnati dalla suadente voce di Angela che riesce ad essere melodiosa senza ricorrere a sonorità eccessivamente melense; la vocalist si cimenta in alcuni frangenti in un cantato decisamente più potente assomigliando alla teutonica Zed Yago.
Decisamente meno ritmata e dall’aspetto più riflessivo è “Foolish Daisy” in cui tutti gli strumenti fanno da contorno alla vocalist che riesce a dare il meglio di sé nonostante in alcuni momenti si possa notare qualche cedimento di tonalità; il brano tutto sommato non è da scartare anche se alla lunga risulta essere un po’ ripetitivo soprattutto nelle parti corali che, purtroppo, non riescono a convincere del tutto. Notevolmente migliori sono invece le parti strumentali caratterizzate, tra l’altro, da un assolo di tastiera dai suoni particolari e molto gradevoli.
“Reena” è una canzone capace di far sognare l’ascoltatore portandolo verso lidi fantastici e, con un po’ di immaginazione si può vedere una ninfa che balla attorno ad un fuoco nel mezzo del bosco. In questo caso la voce di Angela è maggiormente carica di effetti rispetto agli altri brani; questo rende il tutto ancora più piacevole e completo riuscendo così ad eliminare i vuoti lasciati dagli altri strumenti. Se volessimo fare un paragone, questo brano assomiglia ad uno dei Nightwish con l’aggiunta di maggior potenza ed energia.
In “Sleepy forever” le influenze metal dei Kylamoyl lasciano lo spazio a sonorità maggiormente rockeggianti grazie alla chitarra e alla tastiera che riescono a creare un’atmosfera surreale grazie al loro sound corposo che non lascia nulla di insensato; tutto è infatti posizionato al posto giusto riuscendo ad affascinare l’ascoltatore fino all’ultima nota. Questa è la dimostrazione che non sempre sia necessario essere potenti all’inverosimile per riuscire a sprigionare energia.
Ultimo brano del demo è “Lifeless”, canzone che ricorda molto da vicino alcuni brani dei Blackmore’s Night per quanto riguarda la parte melodica e tranquilla in cui presenziano solo la voce e la tastiera. Con l’aumentare del ritmo è il metal a prendere piede lasciando però sempre una buona dose di spazio alla tranquilla voce di Angela che, ancora una volta è al centro dell’attenzione.
Questo lavoro dei Kylamoyl è quindi un buon demo di gothic metal che riesce a convincere in quasi tutti i momenti grazie al sapiente mix tra melodia e potenza; tutti i brani non presentano, eccezion fatta per alcuni istanti marginali, cadute di ritmo né di stile. La buona preparazione tecnica della band migliora ancora di più un lavoro già buono di per sé; di certo l’originalità non sarà la carta vincente dei Kylamoyl, ma questo poco importa a fronte di un cd veramente piacevole.
Consiglio questo demo però solo agli amanti del gothic, dal momento che a tutti gli altri potrebbe sembrare troppo ovvio e noioso a lungo andare.
TRACKLIST
1. Dawn of crisis
2. Foolish Daisy
3. Reena
4. Sleep forever
5. Lifeless
Contatti:
kylamoyl@yahoo.it