Recensione: L.A. Guns
Gli L.A. Guns, creatura di Tracii Guns, chitarrista dei primigeni Guns n’Roses, si costituiscono nel 1987 e già un anno dopo danno alle stampe il loro debut album – lo splendido omonimo disco – facendo sobbalzare tutti coloro che dallo street-rock desideravano quel pizzico di salutare violenza che altri acts più o meno blasonati del periodo non riuscivano a immortalare su vinile.
Questa dunque la peculiarità, rispetto allle altre bands americane, del combo guidato dal transfuga dei Guns n’Roses, Tracii Guns e dall’ex singer dei Girl (ottima band inglese dei primi ’80, fautrice di un hard rock a cavallo tra U.F.O. e New York Dolls, che annoverava tra le sue fila il grande Phil Collen, storica ascia dei Def Leppard) Phil Lewis, efebico vocalist, ugola di carta vetrata del glam, nonchè selvaggio animale da palco di raro talento.
Nessuna pietà per l’incauto ascoltatore… l’opener ”No Mercy” è il manifesto programmatico dell’intero Lp: riff di chitarra arrembante, sezione ritmica incalzante per un tappeto sonoro che incornicia una ottima prestazione dal mai troppo osannato Phil Lewis, vero mattatore tra i solchi di questo entusiasmante disco…ben presto, vi ritroverete a urlare anche voi a perdifiato “Show no mercy“… l’eterna magia del rock n’roll si ripete inesorabile!
La seguente, viziosa, ”Sex Action” non lascia poi spazio ad equivoci: song torbida, sporca, maledettamente sleaze e irriverente come questi zingari elettrici, dannati del rock e consumati dalla vita…
”Electric gypsy” fa invece il paio con la strafottente e insolente ”One more reason” (straordinario il testo “…Give me one more reason to die…!” urlata a pieni polmoni!), seguite dalla urticante ”Bitch Is Back”.
Vietato lasciarsi andare proprio ora…: stanotte ci sarà da divertirsi come veri rockers consumati e dall’anima perduta.
”Nothing to loose” è il significativo titolo del pezzo successivo: una strada per casa ed il peccato come costume quotidiano, tratteggiano una ambientazione a tinte forti tipicamente sleaze.
Al termine di questa scarica adrenalinica, l’atmosfera si fa più soffusa: è il turno dell’immancabile ballad: la stupenda ed evocativa ”One way ticket”, introdotta a dovere dal sofferto strumentale ”Cry no more”.
Il tasso adrenalinico torna pericolosamente a salire con la grandissima ”Hollywood tease”, cover e tributo ai già precedentemente citati Girl, ottima canzone in pieno sleaze-stile, così catchy e melodica da entrare indelebilmente nella testa cotonata dei tanti fans dell’epoca.
Di tutt’altra pasta è la pericolosa ”Shoot for Thrills”: un minaccioso squillo di sirena da il via all’inseguimento… in sella ad una fiammante Harley e con nessuna intenzione di finire in gattabuia è una corsa folle; quella dannata Ford è sempre alle calcagna… una manovra spericolata e gli sbirri si ritrovano in mezzo a un cumulo di rottami fumanti… storie di pazzi delinquenti, mai abbastanza sazi di follie, che, incuranti della taglia che pende sulla propria testa scorrazzano impunemente per la città (“Down in the city”), per ritrovarsi infine in un lercio bar, con una band che, davanti a pochi disgraziati, ci dà dentro anche stasera …
…because rock n’ roll will never die!!!
Tracklist :
01. No mercy
02. Sex action
03. One more reson
04. Electric gypsy
05. Nothing to loose
06. Bitch is back
07. Cry no more
08. One way ticket
09. Hollywood tease
10. Shoot for thrills
11. Down in the city
Line Up:
Philip Lewis – Voce
Tracii Guns – Chitarra
Mick Cripps – Chitarra / Tastiere / Back Vocals
Kelly Nickels – Basso / Harmonica / Back Vocals
Steve Riley – Batteria (nel disco, tutte le parti di batteria sono state registrate da Nickey Alexander)
Angelo Caddia