Recensione: La Fabbrica Dei Suoni Irraggiungibili
Nati nel 2001 come Golfo Mistico, dopo vari cambiamenti di formazione e un cambio di moniker, i romani La Sfera realizzano oggi il loro primo full-length autoprodotto. ‘La Fabbrica Dei Suoni Irraggiungibili’ segna il passo di un progetto che ambisce a collocarsi nell’ambito della corrente progressive, ma che presta altresì attenzione a tenersi alla larga da stereotipi e influenze troppo inflazionate.
La ricerca dei La Sfera, più che al tecnicismo o alla sperimentazione in senso stretto, sembra concentrarsi sulla costruzione di un sound personale. In questo senso si può dire che il gruppo lavori con perizia. Il suo rock/metal si affida a melodie semplici e soffuse, a tratti sognanti, a tratti più sofferte. I richiami possono essere molteplici: Pink Floyd e Porcupine Tree in primis, ma anche Anathema, Riverside e, per certi versi, i Novembre più recenti. Il lavoro sulle atmosfere è comunque approfondito e sufficientemente personale, a tratti incline all’alternative rock, così da impostare un sound liquido, avvolgente, che fa buon uso delle distorsioni e dei synth oltre che del pianoforte – come nel caso felice di ‘Zaffiro’. La linearità studiata del riffing rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio nel momento in cui il songwriting denota cali d’intensità, col risultato di perdere la presa sull’ascoltatore meno attento. In alcuni casi l’impennata giunge da un brillante intervento solistico – in grande spolvero le chitarre su ‘Zaffiro’ e ‘Onice’ – mentre altrove la mancanza di un hook efficace conduce a un’inevitabile senso di monotonia.
Interessante e coraggiosa la scelta di adottare testi in italiano: qualche dubbio tuttavia traspare nei riguardi della metrica e, soprattutto, dell’esecuzione. Il cantato di Daniel Pucci si sforza di assecondare le atmosfere oniriche dell’album, ma appare a tratti incerto (‘Diamante’, ‘Topazio’), denotando una certa difficoltà a interpretare i testi con la sicurezza e la personalità necessarie.
Nel bilancio complessivo, ‘La Fabbrica Dei Suoni Irraggiungibili’ rappresenta una solida base sulla quale i La Sfera potranno costruire la propria identità musicale. In futuro, bisognerà limare le imperfezioni nel cantato e lavorare sulla struttura dei singoli brani, per non rischiare di cadere nella ripetitività. A favore del combo capitolino premono idee già chiare circa la direzione da intraprendere e una personalità da non sottovalutare, la quale col tempo avrà modo di maturare ulteriormente. Non resta che attendere gli sviluppi.
Riccardo Angelini
Tracklist:
1. La Fabbrica Dei Suoi Irraggiungibili
2. Smeraldo
3. Rubino
4. Luce e Colori: Idiocromatismo
5. Zaffiro
6. Diamante
7. Luce e Colori: Allocromatismo
8. Ametista
9. Topazio
10. Luce e Colori: Dimorfismo
11. Onice
12. Bonus Track – La Metamorfosi