Recensione: La Peneratica Svavolya
Tomasz Pukacki, per gli amici “Titus” Tommy Gunn, è un musicista polacco nato nel 1967 a Poznan. Poco più che ragazzo, Tomasz si affaccia per la prima volta al mondo musicale iniziando a suonare la batteria nella cantina di casa, salvo poi spostare le proprie attenzioni prima sul canto e successivamente sul basso. Nel 1986, assieme al batterista Maciei “Slimak” Starosta e ai chitarristi Robert “Litza” Friedrich e Dariusz “Popcorn” Popowicz, da vita alla prima incarnazione degli Acid Drinkers, storico gruppo thrash metal polacco con il quale registra la bellezza di quattordici full length ufficiali – l’ultimo dei quali, intitolato Fishdick Zwei – The Dick is Rising Again, dato alle stampe lo scorso dicembre. Dopo una lavorazione durata all’incirca un anno, vede ora la luce il debutto solista di Titus Tommy Gunn, intitolato La Peneratica Svavolya, pubblicato nel mese di aprile 2010 dall’etichetta polacca Mystic Production.
Composto da dieci tracce (per un minutaggio complessivo che si attesta intorno ai quaranta primi di durata), questo La Peneratica Svavolya rimane profondamente legato a un heavy metal piuttosto roccioso e compatto a metà strada tra i Motörhead e i primi Iron Maiden, al quale vanno inoltre ad aggiungersi svariate influenze che spaziano dall’hard rock al thrash, passando per il punk rock più scanzonato e festaiolo. Vero e proprio protagonista del disco può sicuramente essere considerato il frontman Titus Tommy Gunn, impegnato nella triplice veste di cantante, bassista nonché principale compositore di tutti i pezzi qui proposti. Ottimo inoltre il lavoro svolto dal chitarrista Lemmy (no, non si tratta del leader dei Motörhead), autore di una prestazione complessivamente precisa e priva di evidenti sbavature, mentre invece il batterista Viking si fa notare per una prova forse poco appariscente, ma in ogni modo estremamente efficace nel sorreggere le composizioni.
Disco piuttosto ruvido e senza tanti fronzoli, questo La Peneratica Svavolya ci offre una manciata di pezzi assolutamente compatti e di grande impatto, abbastanza semplici a livello di strutture e facilmente assimilabili nella loro interezza nel giro di pochi ascolti. Non si può però fare a meno di sottolineare come questo lavoro mostri nel complesso davvero poca originalità, per dei brani che, pur risultando estremamente scorrevoli e generalmente ben congegnati, si rivelano allo stesso tempo fin troppo derivativi e infarciti dei soliti cliché. Tra le tracce meglio riuscite possiamo citare la trascinante Vein Calls: Eat!, canzone che si segnala per un refrain particolarmente coinvolgente e azzeccato. Degna di menzione inoltre anche la più cadenzata One Scotch Please, pezzo decisamente potente e roccioso che ha il proprio principale punto di forza in una serie di melodie di primissimo livello.
In definitiva, La Peneratica Svavolya è un lavoro piuttosto immediato e complessivamente ben suonato, ma che tuttavia presenta un paio di limiti (abbastanza marcati a onor del vero) per ciò che concerne il songwriting: limiti riconducibili da un lato a una palese mancanza di originalità, evidenziata dai numerosi richiami che si susseguono praticamente per tutta la durata della tracklist, dall’altro allo scarso spessore delle canzoni qui proposte (tutte più che discrete, ma nessuna davvero esaltante), destinate per questo motivo a cadere nel dimenticatoio nel giro di davvero pochi ascolti. Insomma, un mezzo passo falso per Titus Tommy Gunn, nella speranza che la prossima uscita possa assestarsi su livelli qualitativi decisamente migliori.
Lorenzo “KaiHansen85” Bacega
Discutine sul forum nella sezione relativa
Tracklist:
01. The Bitch Is (Still) Dead
02. Varran’s 10
03. The Awakening
04. Scarass
05. Grand+Snow+Gorilla
06. Vein Calls: Eat!
07. One Scotch Please
08. The Singer
09. Big Brutal Swings
10. As Long As You
Line Up:
Titus – Vocals, Bass
Viking – Drums
Lemmy – Guitars