Recensione: Land of Lore
Parliamo ora di un quintetto di Reggio Calabria che da un paio di anni ha iniziato a trattare quello che loro chiamano un “extreme heavy metal” abbastanza incisivo.
La band emergente risponde al nome di Land of Lore, ed è composta dal leader Pasquale (25 anni, chitarra), Cristina (21 anni, vocals), Gianfranco (21 anni, batteria), Natale (22 anni, seconda chitarra) e Roberto (21 anni, basso). Questo è il loro secondo demo, laddove il primo è stato pubblicato alla fine del 2000, ed è preceduto anche da alcune esperienze live in diversi locali di Reggio, esperienze che hanno iniziato a fornire anche un certo incoraggiante feedback positivo. Questo demo contiene appena tre canzoni autoprodotte per un totale di poco più di nove minuti di musica. Un po’ poco per giudicare una band, quindi cercherò di esprimere più o meno l’orientamento intrapreso e se c’è qualche necessità, a parere personale, di cambiare qualcosa.
Innanzitutto, e questo purtroppo è inevitabile quando si è alle prime esperienze, la qualità di registrazione e di missaggio è decisamente bassa. La voce risalta davvero troppo e la batteria compre quasi completamente il lavoro delle chitarre e in particolare del basso, ed è un vero peccato perché da quanto credo di essere riuscito a intravedere non sono affatto male. Le tre canzoni (Bloody Land, Over me e Farewell) sono in generale un prodotto di Heavy Metal molto veloce e duro, ma abbastanza comune, senza particolari spunti espressivi. Il brano sicuramente più rappresentativo è il terzo, Farewell, che contiene alcune diversioni interessanti e una struttura melodica più consistente, anche se rientra nel classico heavy veloce che ispira molte band emergenti. Cosa dire, insomma, di questi Lands of Lore. Ci sono diverse cose da tenere sotto osservazione nel corso della loro maturazione, innanzitutto ho trovato la voce della cantante decisamente troppo monocorde, un po’ più di estro è indispensabile per diversificare le canzoni tra di loro, che allo stato attuale hanno praticamente lo stesso cantato, in fatto di tono soprattutto. È una cosa decisamente fuori dal comune avere un vocalist femminile e si possono giocare ottime carte su questo aspetto. Inoltre, è ora di darsi una direzione e di farla conoscere. Ogni band deve avere almeno un aspetto che le identifichi e che possa attrarre innanzitutto una parte di fans “concettuali”, che in seguito si può allargare ai fans del genere musicale trattato. Datevi un’identità musicale e sfruttatela come tema delle vostre canzoni, è una cosa che incuriosirà sicuramente di più di una band death (o heavy) generica. Ma sono sicuro che ci avete già pensato. Inoltre valorizzate le chitarre perché sono decisamente interessanti ma troppo soffocate in questa prima registrazione. Insomma, è presto sicuramente per dare un giudizio come band completa, anche e soprattutto da tre canzoni. Cercate di svilupparvi come identità musicale e soprattutto stilistica, visto che i membri li avete e non sono affatto male. A risentirci presto, dunque, siete in fase evolutiva e potete ancora prendere molte decisioni. La cosa più difficile è sempre gettare le basi, e quello l’avete già fatto.
Per quanto riguarda un voto, non credo ci sia materiale sufficiente per etichettarvi. Non è ancora un lavoro sicuramente sufficiente per essere valutato commercialmente, ma sarebbe sbagliato darvi un voto basso perché per prima cosa non lo meritate, visto che l’impegno c’è e si vede, e seconda cosa non sarebbe incoraggiante per una band che ha bisogno di un po’ di maturità e di una migliore produzione per avere ottime carte da giocare. Il 50 quindi è il mezzo tra 1 e 100, è un voto simbolico. Tracklist:
- Bloody Land
- Over Me
- Farewell
Per contatti con la band, scrivete a landoflore@hotmail.com