Recensione: Land Of Mystery [Reissue 2010]

Di Stefano Ricetti - 3 Aprile 2010 - 0:00
Land Of Mystery [Reissue 2010]
Band: Black Hole
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
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81

Land Of Mystery dei veronesi Black Hole esce sul mercato come “reissue della reissue” del Cd del 2006 che, sempre per conto della Andromeda Relix, riproponeva su dischetto ottico l’unico album ufficiale del gruppo, originariamente uscito nel 1985. Rispetto alla versione precedente, quest’ultima riporta i sette brani anticamente facenti parte del full length in forma rimasterizzata anche per quanto attiene le due bonus track tratte dai demo originali pre album Angel Of Lucifer e Crying Puppets, per l’occasione “strappate” al Cd postumo Living Mask del 2000, che già le conteneva. La line-up dei veneti annovera il gran cerimoniere e instancabile attivista HM durante gli anni Ottanta Roberto “Measles” Morbioli alla voce, basso e tastiere, Mauro “Luther Gordon” Tollini alla batteria e Nicola “Nicholas Murray” Murari alla chitarra.          

Il remake 2010 di Land Of Mystery, oltre a essere in formato digipak, propone nella penultima pagina del booklet una bella foto scattata in quel di Verona con i Black Hole in bella vista. Per il resto, a parte delle differenze minimali, il libretto consta delle consuete otto facciate fra le quali spicca la ministoria della band in lingua inglese da parte dell’eccellente collega Salvatore Fallucca. Dulcis in fundo, all’interno del cartonato, giace l’inquietante opera inedita LEnigma, originale quadro a olio creato dal maestro Danilo Capua, da sempre estimatore degli scaligeri.

Il calvario sonoro si apre con l’organo spettrale di Demoniac City, segue risata raggelante e poi via a un turbinio di chitarra marcia a livello del miglior Paul Chain anni Settanta. Il ritmo si fa incalzante poco prima della metà del brano, che poi sui trasforma in un episodio dal facile appeal Nwobhm. Land of Mystery è ancora figlia degenere dei Seventies per quanto attiene l’impianto, con il cantato recitativo e “aperto” di Measles che contribuisce a comporre quell’agghiacciante contrasto fra le tenebre e la luce che poi altro non costituisce che il trademark dei Nostri. All My Evil è molto Black Sabbath con divagazioni alla Black Widow per quanto concerne l’uso delle tastiere, influenza che si perpetua nella successiva Bells Of Death, semplicemente e “candidamente” malvagia. Per chi scrive l’highlight assoluto del disco. Altro titolo non certo da libro Cuore Blind Men and Occult Forces, così come Spectral World mette i brividi in virtù del suono malato di un basso lontano, accompagnato dagli inesorabili colpi di mannaia della chitarra di Murray, a Loro pieno agio nei rispetti della timbrica particolare di Measles. Gli otto minuti strumentali di Obscurity in the Ethernal House chiudono ufficialmente il lotto dei sette pezzi usciti originariamente su Land Of Mystery nel 1985 fra effetti speciali, atmosfere liquide e divagazioni d’altri tempi.

Angel Of Lucifer, la prima bonus track, dopo i quattro minuti strumentali posti all’inizio paga pegno ai Death SS degli inizi, quelli più catacombali, mentre Crying Puppets costituisce una ballad lamentosa dal feeling sproporzionato, ulteriore gemma a impreziosire questa uscita.

Risentendo dischi come questo pare davvero di fare un salto a ritroso nel tempo, attraverso un cunicolo semibuio e maleodorante, dove la muffa e i miasmi della pietra ormai sfibrata riportano agli anni Ottanta e precisamente in qualche buco sperduto sulle sponde dell’Adige dove l’odore delle alghe di fiume fa parte integrante dell’arredamento. L’Italian Way Of Metal di quel periodo fu davvero molto colorata, anche per quanto attiene le tonalità scure, e costituirebbe peccato mortale pensare che queste ultime fossero solo appannaggio di campioni come Death SS, Paul Chain Violet Theatre e The Black.

I tre scaligeri oscuri e maledetti racchiusi sotto il moniker di Black Hole contribuirono non poco alle esalazioni fetide emesse da certa musica e l’illuminante intervista concessa da Roberto “Measles” Morbioli in tempi recenti per il libro Italian Metal Legion del 2009 è lì a certificarlo.

L’opera di restauro e remaster effettuata da parte di Patrick W. Engel in quel del Temple Of Disharmony (Germania) ha portato giustizia al suono dei Black Hole avendo il buon gusto di non  snaturarlo. Onore al merito, quindi. Il disco è distribuito da Black Widow.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti   
 

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Tracklist:
1. Demoniac City 
2. Land of Mystery 
3. All My Evil 
4. Bells Of Death 
5. Blind Men and Occult Forces 
6. Spectral World 
7. Obscurity in the Ethernal House  

Bonus track:

8. Angel Of Lucifer
9. Crying Puppets

Line-up:
Robert Measles (Roberto Morbioli) – vocals & bass, keyboards
Nicholas Murray – guitar
Luther Gordon (Mauro Tollini) – drums    
               
 

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