Recensione: Last Autumn’s Dream
Eccoci di fronte a una delle più interessanti uscite di questo 2004 appena iniziato .
Mikael Erlandsson (voce), Andy Macelek(chitarra ex Fair Warning), e addirittura i 3 ex Europe John Leven(basso), Ian Haugland(batteria) e Mic Michaeli(tastiere), formano i Last Autumn’s Dream, band quindi, sotto il punto di vista dei musicisti, di altissima ed altisonante caratura.
Dopo aver presentato questa formazione di “stelle” dell’hard rock melodico, parliamo un pò dell’album omonimo.
Il disco si apre con “Again and again”, ottima opener track che ci fa subito capire, che non ci troviamo di fronte al solito gruppo. Song che entra subito in testa, fatta di riff melodici ma molto efficaci, e di un ritornello sognante che sicuramente si attesta ad essere una hits del disco. Ma ecco giungere ora “Doin’ Time” classica song in stile europe. Molto buona anche qui,la prova del singer svedese e della sezione ritmica.Si prosegue con “Guardian Angel” un pezzo molto romantico , e “Break The Chains(of destiny)” dotata di un ritornello accativante e un ottimo assolo finale.
La parte centrale dell’album, composta da “Blink Of the eye”, song nella media, dotata di un buon assolo melodico finale, che denota l’ottimo gusto in fatto di assoli dell’ex Fair Warning. Si prosegue con “Talk to me”, pezzo che si apre con un riff deciso per poi sfociare in un chorus accattivamente.
La settimana traccia è la ballad “The one”, sarà che adoro le ballad, ma questa per me è una song da 90, con una melodia tra il triste e il romantico.
Giunti quasi alla fine dell’album, eccoci di fronte a “I never let you go” e “High up”.La prima è un pezzo bello veloce, che dopo il lento riprende lo stile del disco, mentre High up stona con il resto dell’album.
Si prosegue con “Movin’on” altro brano un pò sottotono , mentre l’ultima traccia “Going home” è un ottimo pezzo per chiudere il disco.
In Definitiva questo è un buonissimo lavoro, ma che indubbiamente contiene qualche riempitivo di troppo ed in particolare è quando si arriva verso il finale che i riempitivi pesano un pò sulla longevità del profotto.
Ma nonostante tutto questi dischi così al giorno d’oggi non possono che fare bene, un disco genuino, orecchiabile e melodico. Se cercate tecnicismi esasperati e pezzi complessi, state alla larga da questo lavoro, ma se volete qualcosa di semplice, melodico ma allo stesso tempo professionale ed appassionante, fatelo vostro.
Tracklist
01. Again And Again
02. Doin’ Time
03. Guardian Angel
04. Break The Chains (Of Destiny)
05. Blink Of The Eye
06. Talk To Me
07. The One
08. I Never Let You Go
09. High Up
10. Movin’ On
11. Going Home