Recensione: Leaving…

Di Alessandro Calvi - 27 Settembre 2004 - 0:00
Leaving…
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Anno: 2004
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68

Ennesima fatica nel campo dell’autoproduzione per il Fearbringer, uno dei maggiori esponenti dell’underground black metal italico, recentemente giunto alla pubblicazione del suo primo album con il progetto che porta il suo nome presso la Officina Rock Records. Ma il Fearbringer, come ormai dovreste sapere, è uomo dalle mille risorse e dalle mille idee e così, non contento, eccolo qui a sfornare un altro gruppo con cui esplorare nuove sonorità.

Stavolta stiamo parlando dell’Armata di Carona, gruppo portavoce di un black molto tradizionalista, cupo, grezzo, da cui le tastiere sono bandite, ma dai toni molto evocativi.
In questo caso il Fearbringer, da sempre molto legato alla storia della storia in cui vive, crea il progetto Armata di Carona con l’intenzione di narrare alcuni episodi della storia del ducato di Parma. Si comincia, in questo “Leaving…”, con la peste che colpì villa Carona nel 1600, ma altri progetti sono già pronti e seguiranno a breve e approfondiranno ulteriormente i concetti di cui questo demo è l’apripista.

Il demo si apre con una intro davvero d’atmosfera, a volte non ci vuole molto per riuscire a creare la giusta atmosfera, in questo caso un tappeto sonoro tetro in crescendo e un cupo tamburo in lontananza sono più che sufficienti per farci calare direttamente nel medioevo, dimostrando che il Fearbringer fa centro un’altra volta.
Castel Maria Torment è un vero e proprio attacco sonoro, violenza pura nel pieno stile del musicista di Parma senza però dimenticare la tecnica, anche pezzo infatti si fa ricordare per i soventi cambi di tempo e l’elaborato song-writing.
Damned Walk si apre con uno scalpiccio sulla pietra di qualche borgo medievale, la canzone che segue è più cupa e riflessiva rispetto alla precedente, in alcuni passaggi denota anche un incedere quasi doom e questo a riprova della capacità del Fearbringer di saper passare da uno stile all’altro senza problemi.
A chiudere troviamo la title-track, un brano praticamente strumentale, davvero di grandi capacità evocative, in cui solo brevemente fa capolino la voce sussurrata e con un ampissimo eco, che a me piace molto, e che spesso ritroviamo nelle composizioni di questo musicista.

Nonostante apprezzi sempre molto i prodotti del Fearbringer qualche critica non posso esimermi dal fargliela. La prima riguarda la produzione, come sempre lo stile è volutamente piuttosto grezzo e attaccato alle origini del genere, però come lo stesso disco “Le Notti del Peccato” dimostra, ogni tanto una produzione un tantino migliore forse non guasterebbe del tutto l’atmosfera delle canzoni, ma queste sono scelte del musicista in cui io non è neanche giusto che io influisca troppo. La seconda critica è in parte legata alla prima ma è fatta in questo caso con gli occhi degli ascoltatori. Questo primo demo dell’Armata di Carona è un po’ corto, i fan desiderano sicuramente di più. Inoltre è stato realizzato solo su cassetta e in sole 50 copie: primo la cassetta sicuramente non rende giustizia alle composizioni del Fearbringer, se già la produzione non è proprio ottimale, il nastro magnetico peggiora ulteriormente il risultato; secondo penso a tutti gli estimatori di questo musicista che purtroppo rimarranno a bocca asciutta, se fossi stato uno di questi sarei rimasto deluso anche io.

In conclusione si tratta di un demo ancora per certi versi seminale per un nuovo progetto del Fearbringer sicuramente in grado di riservare delle buone e interessanti idee nel futuro. Un demo diretto a tutti i fan del musicista di Parma per scoprire verso quale altra direzione ha deciso di provare a sperimentare questa volta.

Contatti:
Fearbringer c/o Luca Grandinetti
Via Jenner n° 10
43100 – Parma –
e-mail: fearbringer@tin.it

Tracklist:
01 Carona’s Gates
02 Castel Maria Torment
03 Damned Walk
04 Leaving…

Alex “Engash-Krul” Calvi

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