Recensione: Left Alone
Purtroppo non ho molte notizie su questi Source, band che vede tra le sue file il batterista John Gelotte, fratello del più noto Bjorn, chitarrista degli In Flames.
Il genere proposto dalla band è uno swedish death con parecchie influenze Thrash, che risultano subito evidenti fin dall’iniziale “Awake”, un pezzo davvero splendido, con le sua azzeccata commistione di parti veloci e riff spaccaossa.
Peccato che il resto del disco non riesca a mantenersi sugli altissimi livello del primo brano, pur rimanendo sempre piuttosto convincenti, infatti canzoni come “A Meeting at the Morgue”, altro pezzo violentissimo e con buone melodie, anche se la linea vocale di Johnatan Blomberg non sempre è convincente, “Higher”, con il suo riffing non velocissimo ma decisamente potente e con un ritornello davvero azzeccato, la title track “Left Alone”, dove ancora una volta la band riesce a ben bilanciare sfuriate velocissime con breaks più lenti e massicci, oppure la conclusiva “With Avengeance”, dove a fare una bella figura è soprattutto il drumming vario di Gelotte, che fornisce un ottimo supporto ai vari cambi di tempo dettati dalla coppia di chitarristi Pierre Anderson/ Niklas Fjarve, riescono a mettere in mostra una band con buone idee.
Un po’ tutti i brani di questo “Left Alone” sono comunque abbastanza validi, il vero problema di fondo è il senso di già sentito che percorre gran parte dei pezzi, nonché il fatto che troppo spesso certi passaggi sembrano davvero troppo uguali ad altri già presenti in altre canzoni.
I suoni che caratterizzano questo lavoro sono davvero molto buoni, sempre potenti e puliti nel giusto modo, sempre studiati in funzione della buona resa dei vari pezzi.
Il livello tecnico della band è decisamente alto, sia in fase solista che in quella ritmica, con una menzione particolare per Blomberg, il cantante, in possesso di uno screaming davvero potente e convincente.
In definitiva direi che questo “Left Alone” è un buonissimo esordio, basta che il gruppo riesca a donare un pizzico di varietà in più al suo songwriting e di sicuro avrà tutte le armi per poter imporsi in un ambiente difficile come quello del Death Svedese.