Recensione: Legacy of Soul

Di Enzo - 17 Marzo 2005 - 0:00
Legacy of Soul
Band: Dew Fall
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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75

Ragazzi questi giovani provenienti da Bari sono riusciti ad incidere un demo di assolutissimo rispetto. Immerse in un Heavy metal classicissimo, le sonorità di “Legacy of Soul” riescono nell’arduo compito di suonare fresche, allettanti ed accattivanti. La prima cosa che salta all’occhio è la produzione davvero esemplare per un demo, il sound risulta infatti essere pulito, gli strumenti in risalto e senza inutili pastrocchi, cui si accompagna la discreta voce del singer, sempre ben in evidenza.
Il lavoro è aperto dall’intro Legacy os Soul cui segue forse uno dei migliori brani del lotto, l’agrressiva fast song Escape of Madness. Il brano, costruito su di un potente muro sonoro eretto dai due axeman (Carmineo e Paterno), si snoda su di una melodia incisiva e potente cui si accompagna lo splendido assolo di Paterno, chitarrista che arricchirà indubbiamente questo demo di un notevole spessore tecnico. Nella seguente e più frizzante On The Road la band si cimenta in un hard’n heavy tipicamente “eighty oriented” (addirittura ipotetico incrocio tra Iron Maiden ed Icon sound). Il brano, reso mitico proprio grazie all’interpretazione del singer Simplicio, scorre vie tra melodie catchy e riffing compatto e potente che sicuramente farà grandissima presa sull’ascoltatore in vista di ipotetiche serate live della band. La ballad Remembrance si presenta lenta e malinconica (grande interpretazione di Simplicio), mentre è Fateful Temptation a riportare il disco su binari più consoni ad un Heavy metal d’impatto (questa volta addirittura d’intenzione epica!). La song si snoda infatti su di un’orientaleggiante (a tratti) costruzione strumentale accompagnata da riff taglienti e da un drumming incisivo che va il verso al Metal Church/Vicious Rumors sound (Digital Dictator era?). Il brano, inizialmente meditato e ragionato si evolve ben presto in una vorticosa fast song caratterizzata da una costruzione melodica fresca e complessa atta a mettere in evidenza anche le ottime qualità compositive che i musicisti del gruppo possono vantare. Ci pensa Will To Kill (che brano ragazzi!) a chiudere nel migliore dei modi un demo davvero ossianico e granitico. La closer, di pregevolissima fattura, è un poderoso brano accompagnato da ottimi refrain e possenti chorus (d’intenzione addirittura Wotan, e quindi di conseguenza, Manowar), il tutto reso reso ancor più convincente dalla voce del singer (qui davvero epica ed incisiva) e da un solo davvero d’altri tempi.
In conclusione ci troviamo di fronte ad un demo di puro, semplice, sano e rovente Heavy Metal qui riproposto in varie incarnazioni, dal’US Power d’intenzione Exciter all’hard’nheavy più catchy e ruffiano fino a giungere addirittura a sconfinare in lidi più consoni ad un Heavy music d’intenzione epica. Insomma questi musicisti hanno tutte le carte in regola per sfondare, se volete ascoltare e comprare un deemo di sano e rovente Heavy metal, Legazy of Soul (che ricordiamo è un concept), fa al caso vostro.
Vincenzo Ferrara

Contatti: ironeyes@libero.it

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