Recensione: LieBISSlieder
Crucchi che di più non si riesce: gli Incubator (e speriamo che il nome sia stato scelto in modo scherzoso!) danno vita a uno dei dischi più sorprendenti di questa prima metà di 2008. Come descriverli?
Partiamo dalla fredda analisi tecnica: un death metal dai suoni europei, con una cadenza e soprattutto un cantato che ricalcano in tutto e per tutto lo stile dei connazionali Sodom. Basta? No, perché i pezzi sono uno più trascinante dell’altro, e se la parola ‘divertente’, associata al death metal, vi fa rabbrividire, beh, allora dovremo inventare un nuovo vocabolo. ‘Divertente’ soprattutto per l’evidente chiave ironica con cui gli Incubator interpretano il thrash/death, che plasmano ad uso e consumo di canzoni che vorreste suonare con la vostra band davanti agli amici, per finire la serata tra lo svolazzare di boccali di birra e cori di gruppo sul palco… E se questa non è la lezione impartita dai Sodom, difficile dire cosa lo sia: solo che gli Incubator vanno oltre, e danno vita a crescendi musicali come quello di Frei o a passi di marcia come quello di Fick Mich (e chi sa il tedesco si diverta). Non solo Sodom e death metal, ma anche Onkel Tom, con la sua voglia di sdrammatizzare tipicamente birraiola e tedesca: un’attitudine generale decisamente positiva, che usa i canoni death metal per esprimersi.
La cosa non deve del resto far pensare a una band demenziale, dato che i pezzi sono comunque ben composti e arrangiati (stiamo comunque parlando di metal estremo tedesco, e quindi si parla in termini relativi), e per quanto non rimangano nello stereo per decenni si fanno apprezzare nella giusta quantità. L’alone generale è comunque quello di un gruppo estremo, appassionato e nutrito dal death metal (per 6 album, mica niente!), e il contrasto è forse una delle migliori caratteristiche degli Incubator, che riescono a risultare freschi e allo stesso tempo “seri” nelle giuste proporzioni.
La Germania possiede un mercato, e una scena metal, di dimensioni superiori ormai da anni: non sempre ha saputo sfornare gruppi che la giustificassero, e gli Incubator non rivoluzioneranno la cosa; semplicemente, vi faranno godere una cinquantina di minuti di buona e sincera musica violenta.
Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli
Tracklist:
1. Narzist 05:18
2. Frei 03:43
3. S 03:06 [mp3]
4. Stapellauf 05:11
5. Fick mich 03:57
6. Der Weg 04:41
7. Danke 04:10
8. Instrumentalstück 04:14
9. Schön 04:54
10. Für Immer 07:26
11. Der jüngste Tag 03:11