Recensione: Lightning Strikes Twice
“Lightning Strikes Twice”: a leggere questa frase, il primo pensiero che può sorgere nella mente di un Rocker, riguarda l’omonima canzone che gli Iron Maiden incisero per l’allora tanto discusso “Virtual XI”, undicesimo album della Vergine di Ferro pubblicato nell’ormai lontano 1998.
Tuttavia, messi da parte i ricordi, in questo particolare caso, la frase “Lightning Strikes Twice” assume un significato del tutto differente: rappresenta infatti il potente titolo del primo album sfornato dagli statunitensi Decarlo, prontamente distribuito dalla Frontiers Music e da qualche giorno disponibile.
Un artwork semplice ed evocativo, esaltato da un sapiente utilizzo di tonalità plumbee, pare voler presagire una tempesta che, inaspettatamente, cede invece il passo a squisite ventate di aria dolce e fresca. Una brezza che soffia nelle eleganti note della splendida “A Better Day”, opener elettro acustica interamente dominata dalla classe melodica del gruppo, artefice di un ritornello spensierato e irresistibile.
Lo splendido binomio fra sonorità acustiche ed elettriche si riverbera anche nella sognante “You Are The Fire”, episodio che sembra voler rievocare lo spirito dei migliori Toto attraverso una speciale alchimia fra la chitarra di Tommy Decarlo (dal 2008 pure singer dell’ultima incarnazione dei Boston) e le tastiere di Tommy Decarlo Jr., i quali, con grande eleganza, confermano il valore di un disco che, in verità, viaggia su livelli altissimi anche nel corso della più atmosferica “Give Love A Try”.
A dispetto di un titolo roboante, la successiva e brevissima “Into The Storm” mostra nuovamente l’anima più innamorata che innerva il songwriting del combo a stelle e strisce. Una ricetta consolidata che torna ad elevare a massimi ispiratori Toto e Magnum pure nelle note della solare e cadenzata title track, la quale può ancora contare sulla freschezza di un refrain tanto semplice quanto indubbiamente vincente.
La creatività più romantica dei Decarlo caratterizza anche la bellissima “Still In Love”: arrangiamenti ed esecuzione ai massimi livelli, per una bontà d’ascolto confermata anche nella più energica “Rock ‘N’ Soul”, questa volta impreziosita da alcuni deliziosi inserti di sax mai invadenti ed anzi, insospettabilmente proficui nell’esaltare l’atmosfera del pezzo.
La successiva “There She Goes” rappresenta l’ennesima lezione di stile che fa il paio con la rockeggiante “Stand Up (Play Ball)“.
Sulla medesima grande scia che ha caratterizzato l’album fino a questo momento, “The One” si segnala come uno dei migliori momenti del platter, doppiato poi dall’energia sprigionata dalla travolgente “Gotta Go”.
La conclusione perfetta arriva con la movimentata “I Think I Fell In Love With You”, conclusione ideale di un primo album sublime, realizzato da una band ispiratissima e determinata far breccia nei cuori di tutti gli appassionati della grande musica sparsi per il globo.