Recensione: Live 2008 I-Gods Of Metal [Cd + Dvd]
In attesa di scoprire se Steve Sylvester abbia in cantiere l’idea di un nuovo album di inediti, esce sul mercato Live 2008 I-Gods Of Metal, in versione digipak contenente Cd e Dvd, edizione limitata a duemila esemplari in tutto il mondo. Tornando idealmente a quella magica notte del 2 marzo 2008 e facendo idealmente un salto a ritroso nel tempo ricordo benissimo l’adrenalina a mille prima dell’esibizione dei Death SS, nonostante il fatto di aver fino a quel momento goduto di ottime performance da parte di altre validissime band tricolori. Rimanendo in zona headliner, dopo i tuffi al cuore provocati da una Strana Officina da urlo e le bordate hard’n’heavy spruzzate di Jack Daniel’s di Pino Scotto e i suoi Fire Trails – probabilmente al Loro ultimo concerto della storia – l’attesa per il combo maledetto si taglia a fette. Nonostante le luci basse è possibile intravedere due file di minimali croci in legno ai lati del palco, cha riportano inevitabilmente al periodo aureo degli anni Ottanta. Molti dei convenuti al Festival sono lì appositamente per Loro, che da sempre dividono nettamente in due il pubblico dei metalhead nostrani. Non è raro, infatti, incrociare certe persone SOLO in occasione dei un concerto dei Death SS, come a suggellare una monogamia metallica inviolabile.
Personalmente bramavo, sin dal viaggio di ritorno verso casa in quel giorno di marzo, la possibilità di poter rivivere certe emozioni, seppur solo lontanamente accostabili a quelle provate secondo dopo secondo in diretta quella notte. Mi riferisco all’entrata della bara portata a spalle da dei loschi figuri bardati da mantelli neri, il rovesciamento della stessa, la partenza micidiale delle chitarre su Peace Of Mind e l’uscita dalla cassa da parte di Steve Sylvester, fra gli scoppi delle flash-bomb e il delirio degli astanti. Il Cd audio, fortunatamente, immortala degnamente e per sempre il pezzo d’apertura, azzeccatissimo proprio perché fottutamente heavy metal e supportato da due chitarre, come da tempo immemore non accadeva in casa dei fiorentini. La parte video, in questo senso, pecca in qualità, ma onestamente sarebbe stato veramente troppo pretendere delle riprese di ottimo livello accostabili a quelle utilizzate dai Manowar, per esempio, da parte di un nugolo di fan dotati di attrezzature assolutamente nella norma, lontanissime da quelle professionali, auspicabili in questi casi. I Death SS, infatti, sono riusciti a realizzare il Dvd solamente grazie a un annuncio all’interno del proprio fan club, affinché gli spettatori muniti di telecamera, che avevano ripreso privatamente il concerto, spedissero Loro il loro materiale amatoriale. I molti filmati ricevuti sono stati poi selezionati e montati professionalmente. La qualità resta quella di un buon bootleg, con tutte le imperfezioni del caso, ma lo spirito era unicamente quello di catturare l’energia e l’atmosfera della serata: obiettivo centrato.
Tornando alla performance, la mise del lidér maximo rimanda agli inizi della band, quando anche solo la vista del logo degli allora pesaresi incuteva inquietudine. Lo stato di forma di Steve Sylvester fa pensare ad highlander, ovvero all’ultimo immortale, nella fattispecie dell’Horror Metal: grazie al trucco ma soprattutto alla tonicità fisica pare veramente che per il famoso Vampiro non siano passati trentun anni dalla formazione del gruppo. Il ripristino, poi, degli antichi costumi di scena con i personaggi re del terrore, precisamente nelle persone di Glenn Strange(la mummia), Al Denoble(lo zombi), Dave Simeone(l’uomo lupo), Freddy Delirio(Il fantasma dell’Opera) e il riuscitissimo “The Death”/Francis Thorn fa sì che ci si senta in un’altra dimensione, lontani dalla grigia realtà quotidiana, quantomeno per un’ora. Immancabili, poi, i vari figuranti, a partire dall’onnipresente performer Dhalila, disinibita come la solito e nell’occasione egregiamente accompagnata da tre piacenti e illustri amichette, anch’esse a Loro agio sul palco, soprattutto durante l’esecuzione di Black Mass.
Invero i pezzi rappresentati all’interno del Dvd privilegiano più la parte prettamente musicale di quella scenica, ma tant’è. Per quanto attiene il Cd, assolutamente da orgasmo metallico il lavoro delle chitarre durante la succitata Peace Of Mind ma anche in Murder Angels e Panic, entrambe durissime ed eseguite con un piglio veramente heavy, come da lustri non accadeva più. Brividi assicurati lungo i minuti di durata della magnetica In The Darkness, così come delirio di default negli episodi tipicamente da concerto come Kings Of Evil e The Night Of The Witch. La scelta di privilegiare questo o quel brano all’interno del Cd audio deriva dal fatto di proporre dei pezzi mai – o quasi – apparsi in veste “live” ufficiale. La mancanza di monumenti come Chains Of Death, Let The Sabbath Begin e Heavy Demons va infatti interpretata in questo senso. Per chiudere, resa sonora del materiale decisamente proponibile.
A conti fatti Live 2008 I-Gods Of Metal risulta essere un prodotto concepito non unicamente per gli ultras dei Death SS, nonostante la tiratura limitata, in virtù del peso specifico del materiale contenuto, ulteriormente impreziosito dall’estratto lungo tredici minuti della performance come headliner dei Nostri all’Headbangers Open Air in Germania del luglio 2008 e alle sedici pagine del booklet estendibile contenente le foto di quella notte indimenticabile.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist Cd:
1. Peace Of Mind
2. Horrible Eyes
3. Cursed Mama
4. Kings Of Evil
5. Inquisitor
6. In The Darkness
7. Night Of The Witch
8. Murder Angels
9. Panic
10. Black Mass
Tracklist Dvd:
1. Peace of Mind
2. Kings of evil
3. In the darkness
4. The night of the Witch
5. Murder Angels
6. Panic
7. Black Mass (inedito video clip)
Bonus Dvd:
Estratto dall’esibizione come headliner all’Headbangers Open Air Festival in Germania, nel luglio 2008.
Edizione De-Luxe, con libretto gatefold di 16 pagine, strettamente limitata a 2000 copie.