Recensione: Live At Reading 81
Prima o poi ogni band decide, nel corso della sua carriera, di registrare una sua performance “on stage” per confermare ai suoi fans il proprio affetto e per dimostrare a quanti ancora non la conoscono il proprio valore. Anche i Samson hanno mantenuto “viva” , dunque, questa consuetudine registrando l’esibizione tenuta dal combo britannico al Reading Festival del 1981. L’album, uscito nel 1990, è stato intitolato, semplicemente, “Live at Reading ’81” e in esso sono raccolte alcune delle migliori songs del gruppo tratte dai primi tre albums (“Survivors”, “Head On” e Shock Tactics”). Come tutti i Live album che si rispettano, anche in questo sono registrate bene in evidenza le urla e i cori del pubblico che incita a più riprese “Samson! Samson!” e già questo dvrebbe essere un punto a favore di questo disco. Forse, però, una scaletta più ricca di songs avrebbe reso ancora migliore la qualità del platter ma essendo l’esibizione stata registrata durante un Festival ci si può ben rendere conto del perché della setlist scelta. La line up presente in questo live album è composta da Bruce Dickinson alla voce (da ricordare il fatto che questa fu l’ultima esibizione dell’AirRaidSiren insieme ai Samson) , Paul Samson alla chitarra e alle backing vocals, Barry “Thunderstick” Graham alla batteria e Chris Aylmer al basso.
Questo “Live” si apre con “Big Brother”, brano tratto da “Survivors” (primo disco della band, datato 1979). Il pezzo, come del resto la versione originale in studio, è perfetto come “opener” e la grinta che trasmette è calibrata al punto giusto per aguzzare l’orecchio dell’ascoltatore. La voce di Bruce è già, on stage, potente e trascinante e il lavoro alla chitarra di Paul Samson impeccabile. Con la seguente “Take it like a man” (tratta da “Head On”) la band si lancia in un hard rock molto “elettrizzante” dove sostenute la fanno da padrona. L’esecuzione della song è fedele all’originale e da l’opportunità a Bruce Bruce di sfoggiare platealmente la sua bella timbrica vocale. Dopo una convincente “Nice Girl” (tratta da “Shock Tactics”), nella quale il combo da prova di notevole “compattezza” in sede esecutiva di un brano hard rock “frivolo” e accattivante, la band capitanata da Paul Samson ci regala uno dei momenti più belli con l’esecuzione di “Earth Mother” (brano d’apertura di “Shock Tactics”). Anche questa track in sede live acquista notevole forza d’impatto (dimostrando una volta di più l’attitudine fondamentalmente live di questo gruppo). Alcune imprecisioni dietro le pelli di Thunderstick, comunque impercettibili, non scalfiscono la pulizia d’esecuzione di questa song che si va ad aggiungere alle migliori del repertorio samsoniano. Passando per “Viceversa” (da “Head On”), la band si cimenta nell’esecuzione di un accattivante pezzo dalle ritmiche cadenzate e costruito su un riff blueseggiante di ottima fattura. In questo brano da notare è la bravura di Paul Samson nel dare prova di grande padronanza della sei corde, con uno stile semplice ma non per questo minimale. Un attacco di batteria, potente e deciso, ci introduce alla seguente “Bright Lights” (da “Shock Tactics”), song dalle ritmiche sostenute e da un refrain che permette di nuovo a Bruce Bruce di dare sfoggio di tutto il suo (permettetemi l’espressione) “carisma vocale”. Un intro quasi psichedelica ci introduce all’ascolto della seguente “Walking out on you” (da “Head On”), brano dalle vaghe influenze Sabbathiane nel quale si alternano atmosfere cupe e pesanti ad altre più “intimiste”. “Hammerhead” (tratta da “Head On”), è una song che a posteriori può essere vista come ravvicinabile allo stile dei primi maiden (a riprova dell’importanza di questa band nel panorama della NWOBHM). Questa è una song trascinante, con un refrain molto ben costruito e un Bruce Bruce, facile ad immaginarsi la cosa, ottimo animale da palco. La penultima song estratta da questo Live , “Riding with the angels” (tratta da “Shock Tactics”), è una song tirata, aggressiva al punto giusto e soprattutto chiaro ed ulteriore esempio di heavy metal suonato con classe. Tutti i membri della band sono affiatati, Paul Samson ci regala un bell’assolo e riffs sparati a discreta velocità e come al solito Bruce da un’ottima prova dietro al microfono. Un pubblico evidentemente soddisfatto reclama a gran voce la band, scandendo ritmicamente il nome del combo fino all’irrompere dell’ultima song estratta da questo concerto,”Gravy Train” . La track è grintosa e lascia spazio a Bruce per giocare con il pubblico e anche ai membri del combo di presentarsi dando dimostrazione della loro notevole bravura.
In sostanza questo è un Live nel pieno senso della parola, che dimostra quanto importante fosse la dimensione “on stage” per i Samson e in generale per tutta quella generazione di musicisti e bands che hanno costruito l’ossatura della “New Wave of British Heavy Metal”. L’acquisto è caldamente consigliato.
Tracklist:
1 Big Brother
2 Take It Like A Man
3 Nice Girl
4 Earth Mother
5 Vice Versa
6 Bright Lights
7 Walking Out On You
8 Hammerhead
9 Riding With The Angels
10 Gravy Train