Recensione: Live From The Hammersmith Odeon Theatre [CD + DVD]
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I Venom, i “veri” Venom, per molti metalhead, sono quelli di Welcome to Hell (1981), Black Metal (1982), At War with Satan (1984) e, forse, anche Possessed (1985). Punto.
Tutto quanto è seguito dopo, sebbene meritevole d’attenzione, è un’altra cosa.
Punti di vista.
Di certo la formazione che diede alle stampe il poker di cui sopra è poi quella entrata nell’immaginario collettivo andando a costituire quella classic killer line-up composta da tre ceffi che sapevano fare casino come trenta: Conrad Thomas Lant detto Cronos, classe 1963, basso e voce; Jeff Dunn detto Mantas, classe 1961, chitarra; Antony Bray detto Abaddon, classe 1960, batteria.
Essi, con base a Newcastle e dintorni, misero a ferro e fuoco il loro Paese e buona parte dell’Europa con qualche puntata anche negli USA fra il 1984 e il 1985, in compagnia di altri maestri del caos quali i Metallica di allora ma anche Exodus e Atomkraft, in tour diversi.
Un vero e proprio tornado che passò alla storia.
Qui intervista a Cronos del 1984.
La metà degli anni Ottanta costituì probabilmente il punto più alto di popolarità raggiunto dai Venom, anche in sede live.
Per questo motivo i filmati e le registrazioni di alcune delle loro date in Terra D’Albione vennero letteralmente saccheggiate, nel tempo, oltre che essere catturate su VHS e vinile.
Una fra le più eclatanti, quella tenuta presso il mitico Hammersmith Odeon di Londra martedì 8 ottobre 1985 fu riversata sulla videocassetta di Hell at Hammersmith solamente due mesi dopo e sulla stessa scia uscì l’iconicissimo EP Hell at Hammersmith Alive in 85.
Di quel video concerto, in seguito, videro poi la luce le varie versioni in DVD ma è la prima volta – se non vado errato – che escono accoppiati sia il Cd che il Dvd di quella magica nottata in una “botta” sola.
Live From The Hammersmith Odeon Theatre, griffato Dissonance Productions, sussidiaria della Cherry Red Records, nella sua versione Deluxe Digipak oggetto della recensione, oltre ai due dischetti si accompagna a un libretto di dodici pagine contenente le interviste ad Antton Lant – fratello di Cronos, batterista, nei Venom dal 2000 al 2008 – e Shane Embury, bassista dei Napalm Death. Se quella di quest’ultimo si rivela la classica prodotta da un fan del gruppo, quella di Antton riserva qualche chicca, due delle quali val la pena riportare: i Venom erano poco amati nella loro terra natia, a Newcastle e gli scazzi fra i vari componenti iniziarono per via delle ripartizioni economiche riguardo la scrittura dei vari brani. Nessuno scoop, sia chiaro, ma testimonianze di prima mano che fa sempre piacere leggere. Tornando al booklet, nelle due pagine centrali è invece riportata la leggendaria foto della copertina dell’EP Hell At Hammersmith Alive in 85.
I Venom, soprattutto agli inizi della loro carriera, vennero accolti dalla critica e poi dal pubblico in due modalità opposte: c’era chi li considerava dei musicisti improvvisati, delle barzellette viventi e chi viceversa li etichettò come i nuovi invincibili profeti dell’Acciaio, precursori di un’epoca.
A prescindere dalle due fazioni, dentro Live From The Hammersmith Odeon Theatre alberga la violenza crassa di tre musicisti primitivi, animaleschi, sanguigni, sferraglianti, che per il tramite di brani quali “Bloodlust”, “Warhead”, “Black Metal” – solo per citarne tre – urlano il loro estremismo proto black heavy metal al cielo, al top della coesione e della loro carriera, fra effetti pirotecnici e strumenti fracassati. Dopo opportune passate sia al CD che al DVD – portante in dote immagini di qualità, nonostante risalgano all’85 – è veramente difficile restare refrattari di fronte cotanta ignoranza – in senso super-ultra-stra-mega-buono, of course – siderurgica. Onore quindi a Cronos, Mantas e Abaddon: Dèi pagani del Metallo Nero, Signori del Rumore.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
