Recensione: Live In Amsterdam
Anche i Toto giungono al venticinquesimo anno di carriera, celebrato con un ottimo live album ed un DVD anch’esso nei negozi. Carriera che è sempre stata al top, per mezzo di album come Toto IV, che con hits come Rosanna e Africa dall’incommensurabile potenziale radiofonico, hanno catapultato il gruppo ai vertici delle charts internazionali. Il combo Americano esordì nel 1978 per mezzo di un omonimo album forte di grandi canzoni come la R’n’B Georgy Porgy, la rockeggiante Hold The Line e lo strumentale di stampo prog Child’ Anthem, divenuti mega classici della band. Degni di menzione sono anche i due successivi Hydra e Turn Back che, col già citato Toto IV, a parer mio rappresentano il punto più alto della discografia del celebre gruppo. Session-men di razza, i musicisti dei Toto hanno legato il proprio nome a collaborazioni illustri: visitando il sito ufficiale della band si può notare come, oltre alla propria discografia, la lista di collaborazioni con altri artisti, tra cui anche colonne sonore, sia numerosa. Quindi musicisti a tutto tondo, capaci di spaziare dall’hard-rock a parti più jazzate, blues o ballate di stampo pop. Purtroppo anche in casa Toto si è registrato un lutto nella veste del batterista Jeff Porcaro che è mancato, se non ricordo male, per un attacco cardiaco. Ma il gruppo si è ripreso ed ha continuato sostituendo il musicista con un altro grande nome come Simon Philips. Live in Amsterdam è un ottimo compendio di venticinque anni di una straordinaria carriera. Bello il medley d’apertura con Girl Goodbye/ Goodbye Eleonore/ Child’s Anthem e I’ll Supply The Love, miscelate in un remake che dal vivo possiede un’impatto notevole, riportandoti agli esordi del gruppo. Da Turn Back arriva la rockeggiante Gift With A Golden Gun, mentre dal recente album di cover sono estratte: While My Guitar Gently Weeps di Gorge Harrison in un’interpretazione sentita e densa di feeling e la trascinante e swingata Bodhisattva degli Steely Dan, gruppo Americano di jazz-rock con cui Jeff Porcaro collaborò su diversi dischi. Poi è la volta del mega-hit Africa con un finale dilatato e molto jazz. Da notare come in questo tour i Toto abbiano inserito diverse parti strumentali, dilatando ed allungando alcune canzoni come si faceva nei settanta, particolare che andrà a discapito di qualche canzone in più, ma sicuramente rende il tutto un po’ diverso dal solito greatest-hits dal vivo. Un altro medley ci regala una bellissima versione jazz di Waiting For Your Love (Toto IV) con un Bobby Kimball in spolvero, la mitica Georgy Porgy, lo strumentale Lion ed un accenno di Hydra che ci porta ad English Eyes (Turn Back), mentre chiude il medley Till The End. Dopo è la volta del lentone I Won’t Hold You Back dove è la calda voce di Luke (anche se non mi sembra particolarmente in forma) a far accendere le fiammelle degli accendini del pubblico Olandese. Non poteva mancare la mitica Rosanna seguita dall’hard-rock cadenzato e potente di Afraid Of Love. Si torna al primo album con la mitica Hold The Line, mentre da Seventh One è tratta Home Of The Brave che chiude il concerto. Sicuramente un bel disco dal vivo, che mostra come i Toto, dopo tanti anni di carriera sul palco siano ancora in grado di dettar legge. Dopo un album di cover ed un live, penso sia lecito attendersi una nuova prova in studio di brani inediti poiché Mindfields risale al 1999 e cinque anni d’attesa sono tanti.
Franco Spruss
Tracklist:
Medley: Girl Goodbye/Goodbye Elenore/Child’s Anthem/I’ll Supplì the Love // Gift with a Golden Gun // While My Guitar Gently Weeps // Bodhisattva // Africa // Medley: Waiting for Your Love/Georgy Porgy/Lion/Hydra/English Eyes/Till the End // I Won’t Hold You Back // Rosanna // Afraid of Love // Hold the Line // Home of the Brave