Recensione: Live in Atlanta – DVD
Chi siano i Savage Circus ormai lo sanno anche i muri. L’ex bardo Thomen Stauch ha messo su, insieme al sempreverde Piet Sielck, una band che non ha nulla da invidiare alle grandi star del panorama metal.
La scelta della free-release del loro primo singolo fu alquanto felice, ed è stata ben ripagata dalle vendite del successivo “Dreamland Manor”; nel giro di pochi mesi, la popolarità di questi baLdi giovani è cresciuta ancor di più, addirittura si son trovati ad aprire in Giappone per gli Edguy. Ma il concerto che ci preme di descrivere in questa recensione, è quello tenutosi al ProgPower Festival ad Atlanta, lo scorso novembre.
La setlist è ovviamente dedicata per intero alle tracce contenute nell’unico album rilasciato, più una simpatica cover dell’arcinoto brano “Ça plane pour moi”, di Plastic Bertrand.
Tralasciando le sterili critiche che i Savage Circus (e anche i Persuader, band dalle quale provengono il chitarrista e il cantante dei SC) hanno ricevuto e ricevono per le loro affinità “troppo” sputtanate con i Blind Guardian, mi sento di affermare con tranquillità che era da molto che non vedevo degli artisti esibirsi con tanta scioltezza e al contempo con tanta precisione.
Tomorrowland ha il compito di scaldare subito i metalheads accorsi al festival, e già dall’inizio si può intuire come i Savane Circus siano molto preparati e professionali nelle loro esibizioni. Poche sbavature, nessuno strafalcione, e tanti buoni riffs e melodie vengono sprigionati dal duo Sielck-Norberg. Dopo, è la volta di Evil eyes, potente come su disco, con un Jens Carlsson davvero in gran forma. Seguono poi sulla stessa scia Waltz of the Demon , The Gathering e Between the Devil and the seas, perfettamente interpretate dal combo svedo-tedesco. E dopo questa scarica di metallo, arriva la mid-tempo Beyond reality, in cui Jens dimostra che le sue capacità vocali non si limitano al solo plagio di Hansi Kursch. E poi, di nuovo a mollo in riff granitici e ritmi sostenuti, con Ghost story e When Hell awakes. Infine, Born again by the night, a chiudere la tracklist di Dreamland Manor. Il pubblico si fa sentire, vuole ancora i Circus on stage, e Piet & soci li accontentano, risalendo sul palco per confezionare una versione metal di Ça plane pour moi, come accennato in precedenza.
Nella sezione dei contenuti speciali, non c’è niente di effettivamente interessante, a parte il videoclip di “Evil eyes” (che avrete sicuramente già visto su YouTube), una slideshow di foto del tour e dieci minuti di handcam dei SC in visita alle Stone Mountains.
In conclusione, ci sono diversi aspetti da considerare per giungere ad una valutazione globale oggettiva. Molte critiche son state sollevate dai fan che credevano che questo DVD non fosse altro che una mera speculazione commerciale sul nome di Thomen, critiche peraltro smentite da Emil Norberg nella mia recente intervista e dal fatto che lo stesso Thomen in questo DVD… Non c’è! Già, a causa di problemi personali, il “piccolo” drummer diede forfait in quella occasione (per la verità, ha saltato un discreto numero di concerti durante questo tour), sostituito dal Savior Thomas Nack.
Ancora, si potrebbe obiettare che bisogna fare ulteriore rodaggio prima di pubblicare un DVD. Sempre durante quell’intervista, Emil chiarì che non c’era nemmeno l’idea di registrare lo show, ma l’organizzazione del ProgPower filmava per sé e concedeva a poco prezzo (Emil non mi ha detto chiaramente quanto hanno pagato, ma da altre interviste pare che il contratto sia stato firmato per soli 1000 dollari…) le immagini. Un’ottima occasione, non credete?
E veniamo alle prestazioni dei singoli. Partiamo dalla “recluta” Nack, accorso a sostituire il compatriota; beh, la sua è una prova maiuscola, ritmi serratissimi, cambi di tempo, stop&go, tutto seguendo fedelmente la linea ritmica registrata sull’album da Thomen. Complimenti.
Yenz Leonardht, bassista dei SC e degli Iron Savior; a dire la verità, il basso si sente davvero poco, quindi è difficile apprezzare il suo lavoro. Non giudicabile.
I chitarristi Piet Sielck ed Emil Norberg; Piet è un animale da palco, è risaputo, ed è davvero bravissimo a sobillare il pubblico, fornendo altresì una prova magistrale alla chitarra e dei cori difficilissimi. Emil fa il suo sporco lavoro, il più delle volte dà appoggio agli sfoghi solistici di Piet, ma quando tocca a lui non si tira certo indietro.
Jens, colui che da tantissimi ormai è etichettato come un mero clone di Hansi. Questa è una recensione, e non una sede di dibattito, quindi mi limiterò semplicemente a spronare le “orecchie dure” ad ascoltare meglio le sue linee vocali, e di non soffermarsi solo al suo stile, che segue senza copiare quello di Hansi; non basta mica far solo la voce roca per assomigliare a lui! E poi, confrontando le prestazioni live dei due, con chi vi complimentereste? Sinceri, mi raccomando…
Personalmente, avrei comprato le immagini del festival e le avrei conservate per un “futuro” DVD, evitando di tirarsi le critiche che si sono succedute. Punti di vista, certo. Una concerto riuscito benissimo, ma una mossa commerciale discutibile.
Chi ha amato “Dreamland Manor”, chi ha riassaporato vecchi profumi di “Imaginations from the other side”, può acquistare questo DVD e gustarsi più di 70 minuti di sano metal vecchia scuola. Buona visione!
Luca ‘NikeBoyZ’ Palmieri
Tracklist:
1. Tomorrowland
2. Evil Eyes
3. Waltz of The Demon
4. It – The Gathering
5. Between The Devil And The Seas
6. Beyond Reality
7. Ghost Story
8. When Hell Awakes
9. Born Again By The Night
10. Ca Plane Pour Moi
Specials:
Evil Eyes Video Clip
Savage Circus at Stone Mountain