Recensione: Live in Midgard

Band: Therion

Past

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Anno: 2002

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82

“Live in Midgard” è il primo live pubblicato dalla symphonic-gothic metal band svedese e bisogna ammettere subito che si tratta di un lavoro che non deluderà né gli aficionados del combo capitanato da uno dei più grandi artisti della scena metal contemporanea, Christofer Johnsson, né coloro che per la prima volta si apprestano ad ascoltare un lavoro dei Therion.

Il lavoro contiene capitoli estratti dai lavori degli esordi (“Ho Drakon Ho Megas”) fino a “The Secrets of the Runes”, brani registrati in diverse occasioni e condensate in questo doppio cd davvero esaltante e ricco di spunti interessanti. Certo, tale lavoro nulla aggiunge a quanto i Therion hanno già fatto, ma la presa live dei brani è indubbiamente un fattore di merito che rende tale ennesimo capitolo un “must”, anche perché, come già detto, è il primo live della band.

L’atmosfera che si respira trasporta l’ascoltatore in un mondo sconosciuto e fantastico nel quale sinfonia e potenza si intrecciano in una simbiosi stilisticamente perfetta, nel quale è possibile apprezzare la grande capacità tecnica della band, abile a riproporre senza sbavatura alcuna in sede live quanto proposto in studio. Proprio questo aspetto potrebbe far storcere il naso ai puristi, i quali probabilmente si aspettano da un live quel “quid” che possa rendere appetibile l’acquisto di un live, e che potrebbero facilmente dubitare della mancanza di ritocchi in studio, soprattutto per quanto concerne la batteria. A mio avviso questo non sminuirebbe affatto la qualità di quanto i Therion ci propongono, anzi contribuirebbe a rendere l’idea di quanto il gruppo sia perfezionista e alla luce dei fatti riuscendo nei loro intenti.Una nota di merito è da attribuire alle 6 voci (2 soprani, 2 baritoni, un alto e un tenore) indiscutibilmente precisi e maestosi nell’esecuzione delle parti vocali, contribuendo a creare in maniera determinante quelle atmosfere mistiche nelle quali sognare di perdersi in mondi surreali.
A mio modesto parere l’unica critica appuntabile alla band (tapinamente accennata, sia ben chiaro) è la scaletta, la quale tende a premiare songs tratte da “Theli” a scapito del capolavoro “Vovin”, dal quale è stata inspiegabilmente esclusa quella che ritengo una della più geniali e azzeccate composizioni del trio svedese: “Eye of Shiva”.

In conclusione si tratta di un doppio cd, che racchiude 10 anni di carriera di una band di culto, assolutamente impareggiabile in quanto a capacità tecnica e qualità del songwriting che ha sempre pubblicato lavori mai al di sotto delle aspettative. L’acquisto è consigliato vivamente,fidatevi!

Tracklist:

Disc 1
01 Ginnungagap
02 Invocation of Naamah
03 Birth of Venus Illegittima
04 Enter Vril-Ya
05 Riders of Theli
06 Symphony of the Dead
07 A Black Rose
08 The Return
09 Baal Reginon
10 Flesh of the Gods
11 Seawinds
12 Schwarzalbenheim
13 In the Desert of Set

Disc 2
01 The Wings of the Hydra
02 Asgard
03 The Secret of the Runes
04 The Rise of Sodom and Gomorrah
05 Summernight City
06 Beauty in Black
07 Seven Secrets of the Sphinx
08 The wine of Aluqah
09 The Raven of Dispersion
10 To Mega Therion
11 Cults of the Shadow