Recensione: Live…in the Heart of the City
Uscito nell’anno di grazia 1980, “Live in the Heart of the City” è il primo disco dal vivo di una delle band più emergenti, lanciate e floride di fine anni settanta, i Whitesnake. Nati nel 1978, praticamente dalle ceneri di una lineup dei Deep Purple, David Coverdale e i suoi compagni di turno (diverse le formazioni, delle quali si ricorda soprattutto quella con appunto gli ex Deep Purple Ian Paice e John Lord) furono forse la band più produttiva in materia di dischi di fine anni settanta, avendone rilasciati ben 5 in soli 3 anni (incluso questo live). Non fu una band che fece “la gavetta”, ma che arrivò dritta al successo, in quanto alcuni dei nomi presenti erano già ben noti dagli anni da anni. E’ fondamentale comunque dire che grazie all’estro compositivo dei vari Coverdale, Moody, Lord, Paice, Murray, Madsen eccetera, nessuno disse mai “Oh quelli sono paraculati perché erano nei Deep Purple”, semplicemente tutti riconobbero che la band era “vera”, con le palle, pienamente degna di essere seguita ed amata dai (e dalle, numerose) fans. Questo “Live in the Heart of the City” è composto da 13 canzoni (ne esiste un’altra versione con 11), e raccoglie dunque il meglio delle prime opere del serpente bianco, opere registrate dal vivo in parte durante l’esibizione del 23 e 24 giugno 1980 (durante il “Ready and Willing Tour”) e in parte il 23 novembre 1978 (durante il Trouble tour, e per la precisione durante l’esibizione ad Hammersmith). Questa suddivisione è a mio avviso piuttosto azzeccata, in quanto fa in modo che l’ascoltatore possa sentire le capacità delle varie lineup dei Whitesnake, capacità che non tardano certo ad emergere lungo lo scorrere del cd (che è, per la copia che possiedo, una ricompilazione dell’originale doppia audiocassetta). La scaletta contiene davvero, purtroppo tralasciando il primo disco della band, i migliori pezzi della prima epopea del combo di David, con alcune puntate nelle antiche produzioni Deep Purple (come ad esempio “Might Just Take your Life” e “Misterated”). A livello esecutivo siamo su livelli qualitativi veramente fuori dal comune, tant’è che fa quasi più piacere sentire le varie versioni di “Come on”, “Walking in the Shadows of the Blues”, “Lie Down” eccetera suonate dal vivo che non in studio. Si vede che gli artisti ci tengono davvero a divertire e coinvolgere il pubblico, che però a dirla onestamente durante l’esecuzione dei vari pezzi si sente piuttosto poco, eccezion fatta per inizio (dove D.C si dimostra veramente un ottimo trascinatore) e fine di ogni pezzo (fa eccezione una splendida “Ain’t gonna Cry No More” nella quale l’intro è scandita da un incessante battito di mani). Forse proprio questa è la maggiore pecca di “Live in…”, ovvero questa mancanza di consapevolezza su quello che fa il pubblico durante le varie esecuzioni, se esso sta in religioso silenzio (e non credo proprio), o se durante la registrazione piuttosto che i fan si è preferita registrare semplicemente la prova musicale dei Whitesnake. Prova musicale che comunque rimane così convincente da rendere quasi impossibile l’idea che il pubblico si sia veramente zitto o passivo, perché se il feeling che si viene a creare tra cd e ascoltatore è di questa qualità, nemmeno mi immagino (anzi sì, avendo visto i Whitesnake, seppur in formazione nuova, dare una dimostrazione di cosa è il l’hard-blues rock al Gods of Metal 2003), che cosa potesse essere per un fans assistere dal vivo ad una prova di questo calibro dei suoi beniamini, beniamini che non fanno altro che confermare quanto detto da me all’inizio, ovvero di non essere semplicemente un “supergruppo” campato così per aria, bensì una realtà vera e distinta di un panorama che stava ricevendo nuova linfa vitale dopo la crisi dovuta al fenomeno punk, realtà che anche dopo questo eccellente live si sarebbe confermata con lavori davvero splendidi.
Riccardo “Abbadon” Mezzera
Traklist :
Live in the Heart of the city
- Come On
- Sweet Talker
- Walking in the Shadow of the Blues
- Love Hunter
- Fool for your Loving
- Ain’t gonna cry no more
- Ready’an Willing
- Take me with you
Live at Hammersmith
- Might just take your life
- Lie Down
- Ain’t No Love in the Heart of the City
- Trouble
- Mistreated