Recensione: Live… in the Raw

Di Alessandro Zaccarini - 4 Ottobre 2005 - 0:00
Live… in the Raw
Band: W.A.S.P.
Etichetta:
Genere:
Anno: 1987
Nazione:
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85

È il settembre del 1987. Blackie Lawless e la sua truppa, dopo aver partorito tre dischi irriverenti e sfrontati destinati a segnare la storia dell’hard’n’heavy a stelle e strisce, pubblicano il loro primo disco dal vivo: questo Live… in the Raw che ancora oggi tiene saldamente il titolo di “miglior album live dei W.A.S.P.” tra le proprie grinfie.

Non potrebbe essere altrimenti, visto che in questo live tutto californiano (le registrazioni sono state effettuate nelle date tenute dalla band alla Long Beach Arena di Los Angeles e al California Theatre di San Diego) c’è praticamente il meglio delle prime tre produzioni targate W.A.S.P..  Vero, rispetto ai suoi successori Live… in the Raw manca di On Your Knees e Animal (Fuck Like a Beast), ma di contro c’è una formazione in ottima forma che può ancora vantare tra le sue fila il trittico Holmes/Riley/Rod.

Si parte con un’accoppiata tutta Inside the Elecrtic Circus con la spettacolare title-track seguita da I Don’t Need No Doctor. Per il vecchio Blackie è fin troppo facile presentare il pezzo successivo con il gioco di parole che si crea praticamente da solo: è il momento di L.ov.e. Machine e del suo chorus devastante. A parte tre piccole chicche di cui parleremo dopo, a dettare legge su questo live sono sempre e solo i grandi cavalli di battaglia: dall’insolenza di 9.5. – N.A.S.T.Y. al trascinante ritornello di Wild Child, dalla foga di I Wanna Be Somebody alla stupenda Blind in Texas (per la verità, quest’ultima è meglio in altri live, ma poco importa). Una scarica di adrenalina di un’ora, interrotta soltanto dalla celebre ballad Sleeping (In The Fire).

Prima dicevo di tre piccole chicche. Bene, oltre a tutti i classicissimi della band, Live… in the Raw contiene infatti anche tre episodi un po’ anomali, che non compaiono nei primi tre dischi da studio della band. Sono Scream Until You Like It, brano della colonna sonora di Ghoulies II (che uscì in versione live come singolo per questo album) e due pezzi composti ed eseguiti esclusivamente per questo live, ovvero The Manimal e Harder Faster.

Peccato che questo monumento della spettacolare resa live dei W.A.S.P. contenga soltanto undici pezzi, duri soltanto poco meno di un’ora e manchi di un paio di nomi illustri già citati in precedenza (Animal e On Your Knees). D’altronde, però, al tempo la band aveva alle spalle soltanto tre album e forse non pensava che questo live avrebbe riscosso tutto questo successo e sarebbe diventato, a breve, IL live dei W.A.S.P. per eccellenza. Dal 1987 a oggi, ogni show live della band di Blackie Lawless contiene un buon 70% di pezzi presenti in questo disco, qualcosa vorrà dire no?

Nota: oltre alla prima versione, esiste una ristampa del 1997 della Snapper Music con 4 bonus track (vedere in tracklist per i dettagli sui pezzi).


Tracklist:

01. Inside The Electric Circus
02. I Don’t Need No Doctor
03. L.O.V.E. Machine
04. Wild Child
05. 9.5.-N.A.S.T.Y.
06. Sleeping (In the Fire)
07. The Manimal
08. I Wanna Be Somebody
09. Harder Faster
10. Blind In Texas
11. Scream Until You Like It

Bonus della ristampa Snapper Music:
12. Shoot It From The Hip
13. Widowmaker
14. Sex Drive
15. Sleeping (In The Fire) (Acoustic)

Alessandro ‘Zac’ Zaccarini

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