Recensione: Live Orme 1975-1977 [reissue]
Live Orme 75-77 è la ristampa, curata da Black Widow Records, di una antica release della label giapponese Nexus/King Record (in pratica un semi-bootleg), che rappresentava un introvabile oggetto del desiderio per molti fans del mitico gruppo progressive italiano, Le Orme.
Il live giapponese, in questa edizione rimpinguato con appetitose bonus-tracks e disponibile sia in doppio CD, sia in doppio vinile (con l’aggiunta di un terzo vinile nel formato 10 pollici), propone estratti da una serie di concerti italiani degli anni Settanta, che rappresentano una carrellata di fotografie molto efficaci ed interessanti di una fase di passaggio per la band. Proprio in quella manciata di anni, infatti, Le Orme concludevano il proprio periodo più strettamente prog e classicheggiante con l’album Contrappunti, per sperimentare poi, con l’aggiunta al consolidato trio “tastiere-voce&basso-batteria” di una chitarra elettrica (affidata in un primo tempo al bluesman Tolo Marton e successivamente al giovanissimo Germano Serafin), prima una fase più aperta a suoni “americani” con Smogmagica e poi ancora un altro periodo certamente più commerciale con Verità Nascoste.
Il CD appare povero di note di copertina, e dunque non è dato sapere ufficialmente da quali date e da quali tour siano tratti i singoli brani, ma un ascolto attento ci fornisce parecchi indizi.
Il primo CD si apre con una serie di tracks certamente antecedenti la svolta losangelena di Smogmagica, e tutti tratti da Contrappunti: le tastiere di Toni Pagliuca dominano la cupa e classicheggiante title-track così come la seguente, più solare Maggio (ritratto di un’Italia alle prese con il “compromesso storico”).
India, ipnotico canto dedicato polemicamente ad una mistica donna dal corpo di bronzo, metafora trasparente del paese di cui al titolo della canzone(un tempo meta di una generazione che credeva nel binomio pace&amore e che era rimasta delusa quando la medesima nazione si era dotata della bomba atomica), è suggestiva ed intensa come sempre, mentre Gioco di Bimba si conferma anche qui la deliziosa canzoncina che tutti, anche coloro che non sono neanche lontanamente avvezzi al prog-rock, conoscono.
Ancora le tastiere, a tratti cacofoniche, dominano Era inverno, delicato racconto di una “prima volta”, che porta questo live indietro ai tempi di Collage.
L’oscura Truck of Fire, con testo in inglese, è una nuova versione di un pezzo tratto dal primo live delle Orme, In Concerto, che ha dunque ha la strana particolarità di essere noto in due versioni dal vivo e di non aver mai visto la luce in alcuna elaborazione in studio.
Successivamente è ancora sugli scudi Contrappunti, con la bella ballata Frutto Acerbo, introdotta da un preludio caratterizzato da tastiere prima misteriose e quindi più solari e festose, mentre si chiude questo segmento del doppio CD con un trascinante medley tra Cemento Armato, Era inverno, La Porta Chiusa e Collage.
Le successive tracks, invece, sono inequivocabilmente tratte dal tour che seguì la pubblicazione di Smogmagica. Si trattava di un tour particolare, dalla forte caratterizzazione teatrale, intitolato Rockspray, nel quale Pagliuca, Tagliapietra e compagnia bella si divertivano tra cover (si veda nel secondo CD i frammenti da Aqualung dei Jethro Tull e Whole Lotta Love dei Led Zeppelin) e travestimenti dei più noti protagonisti del rock dell’epoca, a celebrare allegramente il primo di una lunga serie di funerali del rock (funerali certamente prematuri, visto che a tutt’oggi il rock è vivo e lotta insieme a noi).
La chitarra della recluta Serafin è in gran bell’evidenza fin da Los Angeles, brano in cui gli intricati intrecci di derivazione prog si mescolano ad elettriche ed acide suggestioni westcoastiane, mentre il testo descrive le sensazioni del passeggero di un aereo che atterra sulla città degli angeli.
Chitarre fresche e psichedelico-californiane dominano anche Laurel Canyon, separata dal brano precedente dalle evocative suggestioni della splendida ed indimenticabile ballata Amico di Ieri.
Il secondo CD è quasi per metà occupato da una sintesi (si fa per dire) della mastodontica suite fantascientifica Felona e Sorona (per molti, il disco delle Orme da possedere se se ne deve scegliere solo uno): si tratta in realtà più che altro di una extended version dell’opener Sospesi nell’Incredibile, che in questa rendition offre come valore aggiunto un drum solo del prodigioso Michi Dei Rossi battezzato per l’occasione I Due Pianeti, ed un interessante lavoro di chitarra elettrica – ovviamente poco ascoltato in altre occasioni, visto che Felona e Sorona è nata nella classica formazione alla ELP di cui sopra.
Regina al Troubadour, frastagliato pop-rock che raggiunse il primo posto della classifica italiana dei 45 giri, apre la sequenza di brani tratti verosimilmente dal tour di Verità Nascoste (tra parentesi, le poche foto presenti nella versione CD, e certamente almeno quella col mulino psichedelico alle spalle di Aldo Tagliapietra durante l’esecuzione di Vedi Amsterdam, sono tratte dal tour di quell’album: chi scrive ha visto Le Orme in concerto per la prima volta proprio in occasione di quella tourneè.
La incantevole ballata Radio Felicità (sempre da Verità Nascoste) concede qualche minuto di tregua sonora prima delle atmosfere prog-psichedeliche di Laserium Floyd e quelle intense e sensuali di una bellissima versione di Aspettando l’Alba (con una notevole introduzione di tastiere), tratta da Uomo di Pezza.
Si chiude con un altro medley (Sguardo verso il cielo/ Collage/Maggio e qualche frammento non accreditato da Smogmagica), prima di altre due bonus tracks: il pop-rock Sera, all’epoca uscito solo su 45 giri, che qui acquisisce qualche venatura più hard rispetto alla versione in studio, e la spettacolare La Porta Chiusa, che ci rispedisce bruscamente in atmosfere prog.
In conclusione, Live Orme 75-77, al di là della resa sonora non sempre impeccabile, per ovvii motivi, è a parer nostro un documento imprescindibile per i fans del gruppo veneto e per gli appassionati del prog rock italiano.
Peccato solo che questa reissue veda la luce in un momento in cui Le Orme attraversano una fase critica, come si può desumere dai comunicati postati sul sito ufficiale del loro fan club e sul sito di Aldo Tagliapietra.
Francesco Maraglino
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Line-up:
Aldo Tagliapietra : vocals, bass and guitar
Toni Pagliuca : keyboards
Michi Dei Rossi: drums
Germano Serafin: guitars
Tracklist:
CD 1:
1. Contrappunti
2. Maggio
3. India
4. Gioco di bimba
5. Era inverno
6. Truck of fire
7. Preludio a frutto acerbo
8. Frutto acerbo
9. Cemento armato/Era inverno/La porta chiusa/Collage
Bonus tracks:
10.Los Angeles
11.Amico di ieri
12.Laurel Canyon
CD 2:
1. Whole lotta love
2. Aqualung
3. Felona e Sorona: Sospesi nell’incredibile/ I due pianeti (drum solo)/L’equilibrio/Ritratto di un mattino/)Ritorno al nulla
4. Regina al Troubadour
5. Radio felicita
6. Laserium floyd
7. Aspettando l’alba
8. Sguardo verso il cielo/ Collage//Maggio
Bonus tracks:
9. Sera
10.La porta chiusa