Recensione: Livid Corruption

Di Alberto Fittarelli - 18 Luglio 2005 - 0:00
Livid Corruption
Band: Natron
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
83

Due colpi di rullante e via col massacro: così
inizia il nuovo album dei Natron, gruppo barese portabandiera da oltre un
decennio del brutal death italiano, con dischi che hanno sempre saputo
assestarsi su grandi livelli. Livid Corruption, se possibile,
porta la qualità della loro musica anche oltre, eliminando tutti i fronzoli e
presentando una serie di pezzi diretti, “on your face”; e tutti di
primissima scelta. 

Dopo il passaggio da “Suffocation italiani”, come più volte sono
stati definiti, e la raccolta celebrativa Necrospective, a
chiudere idealmente un periodo, i Natron hanno deciso di giocare tutte le
proprie carte con uno stile tagliente, diretto ed estremamente conciso: ed un
album che meriterebbe un’esposizione promozionale che purtroppo non ha a pieno.
Com’è evidente anche dalle parole del drummer Max in sede
d’intervista
,
infatti, il gruppo naviga  ormai da qualche anno in una situazione
inferiore ai propri meriti, cosa che non impedisce però la pubblicazione di
album esaltanti; una carriera in continua ascesa, che culmina a tutt’oggi con
questo Livid Corruption.

Dalla prima House of festering, passando per
episodi come la splendida Hatemonger (dove si sente anche qualcosa dei
Monstrosity), tutto il disco merita di piazzarsi immediatamente al top della
discografia dei Natron e di essere considerato come irrinunciabile da
tutti gli amanti del brutal di qualità: per una volta lasciate da parte
l’esterofilia e fidatevi tranquillamente di questi quattro ragazzi, che
riescono, senza grandi clamori, a sfornare quello che sarà uno dei top album
dei prossimi tempi nel suo genere. La produzione è riuscitissima e la
performance tecnica da invidia per tutto il combo, ma bisogna fare un elogio
particolare alle vocals di Mike, grande timbrica e presenza, e alle parti
di batteria del mainman Max: responsabili dell’assalto sonoro che
prevale in tutto il disco e decisamente migliorate anche solo dai tempi di Negative
Prevails
. Un album che trasuda personalità e qualità in tutto quindi,
artwork, suoni, composizione dei brani e persino nel videoclip dell’opener (il
primo mai girato dalla band), semplice ma perfetto per la canzone in questione.
Non ignorateli, commettereste un delitto.

Alberto
‘Hellbound’ Fittarelli

Tracklist:

1. House of Festering 
2. Livid 
3. Red Creeps 
4. One Step in Murder 
5. Hatemonger 
6. Flatline 
7. White Worms 
8. Nyctophobic 
9. The Dead Rise Above

Ultimi album di Natron

Band: Natron
Genere:
Anno: 2004
83
Band: Natron
Genere:
Anno: 2003
60