Recensione: Living In Anger
Dopo aver pubblicato un primo EP nel 2010, intitolato “3407 – Picture Of An August Night”, i Power Metallers nostrani My Refuge, con una formazione rimaneggiata, tornano in studio nel 2013 per incidere questo “Living In Anger”, secondo EP in carriera e vero antipasto al primo full length ufficiale, che vedrà la luce presumibilmente entro il 2014.
Con un’ottima produzione, questo mini album esplode in tutta la potenza dell’Heavy/Power più feroce ed oscuro, concentrando in poco meno di venti minuti la creatività di una band che ha qualcosa da dire.
Quattro tracce semplici e gradevoli all’ascolto.
L’iniziale “A Storm Is Coming” (già apparsa nel precedente EP), è un’autentica tempesta di fuoco, nella quale la band tricolore dimostra di saper unire contaminazioni di Metal classico ad una spina dorsale comunque Power, presentando una manciata di riff corposi e granitici, ottimamente incastonati dalle due chitarre e amalgamati dalla voce del singer Moz, nonché da una sezione ritmica affilata.
La seguente “The Cage (Oh Demon In My Eyes)”, anch’essa già pubblicata in precedenza, come da copione segue fedelmente la scia avviata dal brano precedente, adagiandosi tuttavia su velocità meno sostenute pur mantenendo inalterata tutta la carica esplosiva del quintetto: anche in questa occasione non manca il bilanciamento tra potenza e melodia, esplicate nei potenti riff macinati dai due chitarristi e dalle buone melodie orecchiabili, guidate dal bravo vocalist.
Le note della successiva title track, arrivano a fornire una nota cupa e drammatica. La proposta si arricchisce con un leggero operato tastieristico, ottimo nell’accentuarne l’atmosfera plumbea e malinconica. Ad un buono schema compositivo, avrebbe tuttavia potuto aggiungersi un’ossatura melodica maggiormente efficace, che contrariamente alle aspettative, offre un Refrain opaco e poco convincente.
L’ultima parola per questo breve lavoro spetta alla piacevole e mesta “Empty Room”, riuscita ballad acustica, profonda, orecchiabile e perfetta conclusione di un’opera in grado di offrire momenti adrenalinici e buone soluzioni creative.
Senza dubbio, le solide basi che comporranno il futuro album d’esordio di questa giovane ed interessante band.
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