Recensione: Living Out Loud
Probabilmente il miglior episodio in carriera per Johnny Lima, menestrello dell’hard rock statunitense che non incontravamo sulle scene dal 2005, anno di pubblicazione del già allettante “Version 1.2”.
“Living Out Loud”, nuovissima release indipendente (reperibile quindi, solo tramite mailorder) dell’artista californiano, sintetizza nel giro di dodici tracce tutta quella che può essere definita in modo sommario come “l’arte” hard rock degli ultimi venti anni, accogliendo, come di consueto, sfumature derivanti da muse inequivocabili e manifeste.
Non è certo il desiderio di offrire nuove prospettive al genere, il motore primario alla base del songwriting di Lima, quanto piuttosto, la volontà di scrivere album di buon rock melodico – come tradizione impone – filtrando stilemi consolidati con gusto ed abilità compositive capaci di raggiungere l’obiettivo dell’intrattenimento e del puro piacere d’ascolto.
In possesso di un timbro vocale assolutamente vicino a quello del più famoso Jon Bon Jovi, di una verve inconfondibile e della solita voglia di divertire, J.L. ancora una volta mette in fila quelli che sono da sempre i paragoni illustri da cui abitualmente ha tratto foraggio per i propri album.
Motley Crue, Poison, Def Leppard, lo stesso mr. Bon Jovi, Ac/Dc e, per sommi capi, tutto l’hard a stelle e strisce di metà anni ottanta, sono parti vitali e di assoluta preponderanza, mai nascoste e ben riconoscibili anche dall’orecchio meno esperto.
Un giusto accordo tra momenti solari e spensierati, misti a situazioni dal tono moderatamente più drammatico e sentito, tracciano un percorso godibile che fa dell’orecchiabilità un imperativo, e non lesina, quando necessario, in energia e vitalità.
Se dunque, “All I Wanna Do”, è un attacco a base di rovente rock stradaiolo che pare trafugato dalle session di “Flesh And Blood” dei Poison, la successiva “Wildflower”, è un nemmeno tanto nascosto omaggio al gigantesco “Dr. Feelgood” dei Crue, mentre “I’m On Fire”, situata poco più in là, è tutto quello che Bon Jovi non produce più da tre lustri almeno.
Il glam rock arrembante e pieno di brio di “Caught In The Middle” e “Gimme Some Rock, So I Can Roll”, è pura essenza d’energia, bilanciata in esuberanza dai toni più smorzati delle morbide “Still Waiting For You” e “Hard To Say Goodbye”, pezzi che sembrano miracolosamente strappati un po’ da “Slippery When Wet” ed un po’ da uno qualsiasi degli album dei Cinderella.
E ancora, “Long Way Down” e la conclusiva “Til Love Is Gone”, rivelano palesi riferimenti Leppardiani, cui va ad aggiungersi – giusto per non farsi mancare nulla – l’incedere alla Ac/Dc della cadenzata title track, sigillo stilistico ad un tripudio di citazioni illustri e passaggi presi in prestito nel costruire – quasi fossero mattoni – quello che, visto nel suo complesso, appare come una sorta di “monumento” all’hard rock americano dei dorati ed immortali eighties.
“Living Out Loud” è insomma, un album godibilissimo, frizzante e con passaggi a vuoto ridotti davvero al minimo. Un disco “targato” Johnny Lima: non chiede molto, non pretende impegno, ma sa offrire parecchio. Buona musica e belle canzoni, prima di tutto.
Pazienza poi, se si tratta di cose già sentite tante altre volte: volete mettere la comodità di ritrovarle tutte insieme, in un colpo solo?
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Tracklist:
01. All I Wanna Do
02. Wildflower
03. Hate To Love You
04. I’m On Fire
05. Somebody To Love
06. Caught In The Middle
07. Gimme Some Rock, So I Can Roll
08. Living Out Loud
09. Still Waiting For You
10. Long Way Down
11. Hard To Say Goodbye
12. ‘Til Love Is Gone
Line Up:
Johnny Lima – Voce / Chitarra / Basso / Tastiere
Craig Takeshita – Chitarra
Christian Wolff – Chitarra
Danny Danzi – Chitarra
Bernie F. Diaz – Batteria