Recensione: Lobotomized

Di Jennifer Carminati - 21 Settembre 2023 - 22:55
Lobotomized
Band: M.T.G.
Etichetta: Autoprodotto
Genere: Thrash 
Anno: 2023
Nazione:
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70

Lobotomized è l’esordio discografico dei lodigiani M.T.G., band dedita ad un thrash metal vecchia scuola con alcuni inserti crossover. Copertina che ben rappresenta il titolo e gli argomenti delle lyrics delle otto tracce contenute in questo album di debutto, che, in 37 minuti, rende bene l’idea di quello che i nostri sono capaci di fare. Ovvero, uno speed/thrash metal trascinante, influenzato sia da sonorità classiche della vecchia scuola, Slayer e Kreator su tutti, sia da quelle più recenti, Municipal Waste è il primo nome che mi viene in mente. Gli elementi crossover li troviamo nei numerosi cori in stile “grida da gang”, non saprei come definirli in altro modo: urla furiosa di chi si ribella alla società e cerca di far sentire la propria opinione attraverso la musica.

Otto brani veloci, sparati a raffica, uno dietro l’altro, che trasudano rabbia e ribellione come detto, attraverso la voce aggressiva e sfrontata di Samuele. Riff coinvolgenti ed incisivi, spesso con ritornelli orecchiabili, per cui l’ascolto scorre veloce senta intoppi; unica pecca, la ripetitività degli stessi, la band deve sicuramente migliorare nella varietà di quanto ci propongono; difatti, mi è capitato varie volte negli ascolti di quest’album di pensare “questo pezzo l’ho già sentito”.

Dopo aver sentito più volte ‘Violent Holocaust’ e ‘Slavery & Abuses’, le due tracce che a mio parere si distinguono maggiormente, ti ritrovi praticamente incazzato con il mondo pure tu e non è difficile scegliere uno dei tanti motivi per cui esserlo, i temi trattati in questi due brani possono essere solo un esempio.

Ho particolarmente apprezzato anche ‘Aufstragsmord’, dove si sente un mix di generi e velocità diverse, con i cori ben piazzati e le granitiche chitarre a farla da padrona e l’immancabile basso potente a tirare le fila di un brano davvero ben riuscito.

Lobotomized’ è sicuramente un lavoro genuino e diretto, che trasmette la passione dei lodigiani per questo genere e ci sbatte addosso un Thrash senza fronzoli, dove tutti gli strumenti suonano bene insieme. Nulla è lasciato al caso in questa produzione che risulta pulita e con un’ottima cura negli arrangiamenti. Nella titletrack sono apprezzabilissimi gli assoli delle chitarre, così come lo sono le parti di basso presenti nei vari brani sempre in maniera impeccabile ed incisiva.

In poche parole è un buon album di debutto, indubbiamente un punto di partenza per gli M.T.G. che devono però trovare la loro strada per non finire nel calderone delle tante uscite che passano inosservate. Sarebbe davvero un peccato, l’attitudine e le capacità ci sono tutte, basta metterle a fuoco, trovare la propria direzione e il prossimo lavoro meriterà, sicuramente, un voto maggiore, lo garantisco.

Banco di prova superato con un voto oltre la sufficienza, ma non di molto, che sia di incentivo e sprono a migliorare ulteriormente, soprattutto nella varietà dei riff da proporci nel prossimo lavoro.

I presupposti per fidarmi di questa band ci sono tutti: vi tengo d’occhio ragazzi, non deludetemi.

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