Recensione: Long Live Rock ‘n’ Roll
Rainbow
Long Live Rock ‘n’ Roll ?1978
Il terzo album dei Rainbow presenta al pubblico molte innovazioni: il bassista Jimmy Bain viene allontanato e il basso in questo vinile è suonato tutto da Blackmore mentre per il live arriverà Bob Daisley, mentre alle tastiere c’è Dave Stone. Questo disco è un po’ altalenante, anche se la media è più che buona. L’apripista è la trascinantissima “Long Live Rock ‘n’ Roll” quasi un inno al genere e poi si prosegue con l’epica “Lady of the Lake”, dove è presente un super assolo di chitarra slide e una grande lirica di Dio. Si prosegue con “L.A. Connection” un pezzo discreto molto “Zeppeliniano” con uso di un classico piano-boogie. La quarta traccia è “Gates of Babylon” forse la canzone più epica di questo album con un riff orientale ed un assolo strepitoso. Questa canzone verrà anche ripresa da Ingwie J. Malmsteen e verrà fatta in molti dei suoi tour e rifatta anche in un suo album.
Si prosegue con la speed “Kill the King”, con una grande prova di Powell ed un assolo di Blackmore veramente barocco e teatrale. I due pezzi successivi sono buoni brani anche se il gruppo non ci presenta niente di nuovo: “The Shed (Subtle)” e la blueseggiante “Sensitive to Light”.
L’album si chiude con “Rainbow Eyes”, dove il solo Ritchie e un?orchestra di violini accompagna la calda voce di Dio in una canzone molto riflessiva e introspettiva.
Questo è l’ultimo lavoro dove canterà Dio che lascerà il gruppo per avviarsi verso una gloriosa carriera solista ed una apparizione negli storici Black Sabbath.
Tracklist
- Long Live Rock ‘n’ Roll
- Lady of the Lake
- L.A. Connection
- Gates of Babylon
- Kill the King
- The Shed (Subtle)
- Sensitive to Light
- Rainbow Eyes