Recensione: Lost In Heaven
Si presentano con una confezione elegantissima ed una cover alquanto suggestiva i B.L.A.D. (acronimo di Between Life And Death), gruppo campano attivo in territori soffusamente melodici e di chiara estrazione AOR.
Evidenti influenze di radice settantiana ed ottantiana (UFO su tutti), miscelate ad una sensibilità poco votata al puro e semplice approccio “divertito”, contribuiscono a creare un sound dai contorni non molto solari e “catchy”, prediligendo una forma più intimista e scenari di natura parecchio riflessiva.
Il risultato è una serie di brani che lascia trasparire un’attitudine prettamente “rock”, ma in cui il semplice impatto è di preferenza sostituito dalla ricerca d’ambientazioni morbide e dalle cadenze medie, mai urgenti o minimamente “tirate”.
Qualche buona idea ma ancora alcuni aspetti migliorabili, completano una panoramica riassuntiva di un prodotto nel complesso accettabile e di buon auspicio, fornito, in alcuni casi, di spunti dal discreto valore. “Eyes Of A Stranger” e la conclusiva, ottima, “Wonder” sono, per entrare nello specifico, composizioni che pur non brillando per dinamismo o grande verve, permettono previsioni ottimistiche sulle capacità in dote al combo napoletano e lasciano presagire sviluppi di qualità.
Molto bravi i due chitarristi Paco Palmiero e Massimiliano Di Fiore, è per nulla disprezzabile anche la prova offerta dal singer Piero Minopoli – in possesso di una voce discretamente espressiva sebbene ancora da affinare – così come la tecnica mostrata dalla sezione ritmica composta da Tony Aramini e Massimo Amitrano, di interessante levatura e notevole intesa (indicativa in tal senso, la parte iniziale di “Planetary Sabotage”).
Quello che manca essenzialmente, è il puro e semplice songwriting, ancora un po’acerbo e bisognoso di acquisire maggiori quantitativi di forza d’urto e capacità di coinvolgimento, così come è senz’altro da stigmatizzare almeno in parte, la ricerca, forse eccessiva, di momenti rilassati e soffusi, alla lunga lievemente uggiosi.
Un impianto tecnico di tutto rispetto, non basta quindi ad evitare qualche momento di defaillance e stasi, soprattutto se non supportato da una varietà di situazioni ed atmosfere, in grado di diversificare una proposta altrimenti destinata, qualora protagonista di un ipotetico full lenght, a suscitare qualche sbadiglio di troppo.
Le qualità sono interessanti ma la strada da compiere per eccellere ancora lunga. I B.L.A.D. hanno posto le basi, vedremo come sapranno svilupparle in futuro…
Per contatti: info@blad.it
Tracklist:
01. Words Of The Devil
02. Eyes Of A Stranger
03. Planetary Sabotage
04. Aliens
05. Wonder
Line Up:
Piero Minopoli – Voce
Paco Palmiero – Chitarra
Massimiliano Di Fiore – Chitarra
Tony Aramini – Basso
Massimo Amitrano – Batteria