Recensione: Love Many, Trust Few
Profilo decisamente cantautoriale, stile per lo più rilassato, melodia a go-go ed approccio di vago sapore country per Ricky Warwick, singer, compositore e chitarrista che i più attenti ricorderanno a capo dei solidi The Almighty, band punk-rock-thrash di notevole successo agli albori degli anni novanta.
“Love Many, Trust Few” album edito nel 2005, è il secondo prodotto solista del cantante nordirlandese (che sarà presto seguito da un nuovo cd in uscita a settembre) e si presenta come un disco lontano anni luce dagli umori di solito frequentati con la band d’origine. Essenzialmente costruito su sensazioni intimiste e soffuse, il platter si mostra, infatti, estremamente adatto agli amanti del country americano che ha in Eagles, Tom Petty, Traveling Wilburys, Black Crowes e, in parte, Def Leppard (non a caso, Joe Elliot e Vivian Campbell appaiono nei crediti come guest) ultimo Bon Jovi e vecchi Rolling Stones, alcuni dei nomi più vicini per tipologia ed estrazione musicale.
Nulla di metallico o ad alto voltaggio dunque, ma piuttosto, una buona manciata di brani dal piacevole ed intenso sapore “polveroso” e “vissuto”, giocati su atmosfere da lungo viaggio autostradale che spesso s’incentrano su soluzioni acustiche davvero vincenti, se ben contestualizzate, e riescono nell’intento di porre in risalto la maturità di un musicista poco conosciuto ma di notevole spessore artistico.
“Learning To Fall”, “Anybody Wanna Waste Some Time?”, “Lonely Moon”, “Ain’t Comin’ Round”, “Even Now” e “Long Way Back To Nowhere” sono solo alcuni degli splendidi gioielli offerti da una tracklist incredibilmente priva di grossi punti deboli e d’enorme fascino, ottima per chi si nutre della solarità dell’AOR più positivo, ma altrettanto gradita ai fan di blues, country e southern rock, che troveranno, senza dubbio, spunti piacevoli ed attimi di autentica poesia.
Tutti gli scenari cari alla musica “rurale” americana, fatta di storie di vita vissuta e spazi sconfinati, emozioni vere e grandi sentimenti, compaiono magicamente, evocati dalla calda voce di Warwick e dipinti in una serie di canzoni che piacciono senza riserve e colpiscono nel segno con invidiabile precisione.
Una graditissima sorpresa questo “Love Many, Trust Few”, album che avrebbe forse meritato maggiore fortuna all’epoca della sua pubblicazione, ma che non ha ancora accumulato troppa polvere per cadere definitivamente nel dimenticatoio e si ripresenta, forte di una serie di ingredienti davvero ben amalgamati e confezionati, al giudizio dei seguaci del lato più intimista ed acustico della musica hard.
Un ottimo viaggio, colonna sonora ideale per una vacanza in zone dove l’orizzonte è ampio, consigliatissimo a chiunque ami questo tipo di sapori, così genuini e vitali, tipici del country-rock.
Da riscoprire.
Tracklist:
01. Johnny Or Elvis?
02. I Don’t Know What To Do
03. Learning To Fall
04. New Neighbors Old Fences
05. Anybody Wanna Waste Some Time?
06. Come Back Home To Me
07. Guilty
08. Lonely Moon
09. Cold September
10. Ain’t Comin’ Round
11. Even Now
12. Rich Kids
13. Long Way Back To Nowhere
14. Sometimes Even Losers
15. Going Under Over You
16. Running Free