Recensione: Madtropolis
I tedeschi Chinchilla giungono alla quarta prova sulla lunga distanza con questo “Madtropolis” un platter che ribadisce con prepotenza il valore artistico di questa band, una vena inesauribile di creatività e dedizione alla causa del metal classico che di sicuro non potrà passare inosservata agli occhi di ama questo genere. Da sempre i Chinchilla si affidano a una formula compositiva funzionale e coinvolgente giocata con equilibrio tra la potenza frontale delle chitarre e della sezione ritmica sovrastate dalle doti indiscusse di un cantante, tra i migliori in Germania oggi, come Thomas Laasch che possiede una ugola di prima classe e una estensione piena e convincente che risalta ogni vocalizzo aggiungendo emozioni e forza all’impatto e alla energia dei pezzi. Non è un caso se un disco come questo, e per i Chinchilla è la terza volta, esce per l’etichetta metal più blasonata del pianeta ossia la Metal Blade perchè davvero gruppi di questo valore meritano tutto lo spazio e l’appoggio di grandi label, il deal stipulato con la Metal Blade ha garantito ai nostri una produzione superlativa del cd e sopratutto una esposizione live importante negli ultimi anni, con partecipazioni preziose a importanti happening estivi e al fianco di altre formazioni di primo piano.
Bando alle ciance, parliamo di musica, “Madtropolis” si apre con un trittico da far venire la pelle d’oca: “Our Destiny”, “A Dance With The Devil” e “When The Sand Darkens The Sun” sono tre perfette perle del metal tedesco di oggi, lontane da facili doppie casse e melodie strombazzanti, sono proiettate sull’ascoltatore con una interpretazione vigorosa e drammatica, ottime le scelte vocali del singer che sa sporcare la timbrica a dovere nelle strofe per poi esplodere in vocalizzi graffianti e frontali nei refrain dei ritornelli. Brani snelli e dinamci, brani che non vogliono stupire per la tecnica e il virtuosismo, ma che vogliono mostrare al pubblico quanto il gruppo sappia suonare bene l’Heavy Metal puro, brani che vogliono instaurare subito una relazione diretta con chi ascolta ribadendo fin dall’inizio che i Chinchilla sono dei duri e non si discute con loro. Ma a me questi cinque tedeschi sono sempre piaciuti per quanto hanno saputo assimilare dallo stile dei gruppi americani degli anni ottanta, per quello che riescono a conciliare in un equilibrio ibrido tra due scuole del metal, quella tedesca e quella a stelle e striscie, spesso divergenti, spesso lontane. Così vi sfido a non trovare tracce del seminato di gruppi quali i Savatage in brani come “Satellite” così robusti eppure melodici, oppure richiami degli Omen in “Headless Fools” dove i Chinchilla sembrano quasi voler tributare alla scena degli anni ottanta oltreatlantica. Non mancano dei pezzi celebrativi del metal in generale come “Heavy Metal” che si affida al solito ottimo riffing serrato che poi esplode nel refrain di un ritornello comunque sempre ricercato e lontano dalla solita melodia già sentita e già suonata da altri. Ottime le conclusive e energiche “Battle of the World” e “Madtropolis” che oltre a confermare la direzione artistica del disco aggiungono un tono oscuro al suono del gruppo, a questo si aggiungano i refrain molto azzeccati e una sezione ritmica potentissima e di certo i Cinchilla possono ricordare i passati degli Angel Dust di “Bleed”, credo che se conoscete il gruppo in questione un paragone del genere vi abbia fatto sobbalzare.
I Chinchilla hanno certamente bissato i risultati dei dischi precedenti e hanno riordinato le idee in modo ancora più limpido e raffinato, questo può essere considerato il loro platter migliore ma nulla toglie alla loro passata discografia che resta sempre di massimo spessore, a voi il consiglio sentitissimo di prestar attenzione a queste parole e di mettere alla prova i solchi di questo “Madtropolis”, anche se un gruppo metal potrebbe scegliersi un nome migliore di Chinchilla e fin lì avete ragione.
Tracklist:
01. The Arise Of Madtropolis (Intro)
02. Our Destiny
03. A Dance With The Devil
04. When The Sand Darkens The Sun
05. Entire World
06. Satellite
07. Heavy Metal
08. Headless Fools
09. Turn Around The Magic Table
10. Money Rules Everything
11. Battle Of The World
12. Madtropolis
13. The Fall Of Madtropolis (outro)