Recensione: De Natura Obscuritatis

Di Manuele Marconi - 29 Agosto 2022 - 16:20
De Natura Obscuritatis
Band: Malauriu
Etichetta: Black Mass Prayers
Genere: Black 
Anno: 2022
Nazione:
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60

I Malauriu sono una band black metal siciliana, il loro nome sta infatti a significare un cattivo auspicio, un “malaugurio” appunto. Il gruppo è attivo da tanto tempo (dal 2014) ed ha all’attivo anche una produzione molto prolifica, fra ep, split e full length. L’ultima uscita è L’EP di cui si tratterà oggi: “De natura obscuritatis”. Si può dire che il lavoro sia sorprendetemente generico e derivativo nel suo insieme, sorprendentemente considerando l’esperienza dei nostri. Ci troviamo infatti di fronte a brani che ricalcano moltissimo lo stile di gruppi celeberrimi. La traccia di apertura, “Red goat rises” potrebbe sembrare una cover di “Transilvanian hunger”, come anche la successiva “Putridarium”, con alla fine una tastiera che sembra presa direttamente da “In the nightside eclipse”. “The locust” è un brano un po’ più compassato, e quindi diverso dagli altri due, ma risulta molto generico. La conclusione è affidata alla titletrack, che abbatte il muro dei 14 minuti con un pezzo atmosferico in stile un po’ burzumiano, che però offre sicuramente gli spunti più interessanti. Il prodotto non è da buttare, ma da un gruppo con una tale esperienza ci si aspetta di più rispetto ad un potpurrì di cultura musicale.

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