Recensione: Massacro
Un gruppo in netta crescita, quello dei Trinakrius, come già avevamo avuto modo di vedere con l’ultimo full-length, The Black Hole Mind, capace di riscuotere i consensi della critica nazionale, ma anche quella estera, visto soprattutto il recente minitour svoltosi in terra nipponica. La band palermitana torna quindi sul mercato e lo fa con Massacro, raccolta di tutti i brani registrati in lingua madre edita dalla nostrana Jolly Roger Records, label che ha sempre avuto un occhio di riguardo verso questo genere di prodotti.
Massacro dunque raccoglie al suo interno forse il meglio di quanto è stato fatto dai Trinakrius in quindici anni circa di onorata carriera, lasciando spazio a quei brani cantati in lingua italiana che, a detta di chi scrive, rappresentano il lato più affascinante ed evocativo della band palermitana. Pezzi dalle tinte oscure, fedelissimi alla tradizione doom metal dei Candlemass e irrobustiti da una forte carica heavy che cominciava a prevalere soprattutto nei brani dell’ultimo disco. Ed è proprio al precedente The Black Hole Mind che si legano già le prime quattro tracce del disco, mettendo bene in risalto le partiture più dure e dirette, senza comunque perdere di vista quel mood oscuro che caratterizza le prime uscite. Ne è un esempio già l’opener Massacro, fedele dalla prima all’ultima nota suonata alla tradizione più classica dell’heavy metal, mentre l’accoppiata La Morte Del Mondo/E Vivere Sarà lascia spazio a momenti più lenti e riflessivi conditi dalle chitarre in clean, che si alternano continuamente con parti più elettriche e dirompenti; brani, questi tre, risalenti ai tempi dei primi demo e ri-registrati per l’occasione. Sulla stessa linea anche Come Stai, unico pezzo inedito di questa raccolta, e che in qualche modo si lega anch’esso alla direzione intrapresa con l’ultimo disco, gettando anche le basi per quello che sarà il futuro del gruppo siciliano.
Il restante della tracklist è invece tutto votato al passato della band, con brani tratti Inquisantism (uscito nell’anno 2007) come I Diavoli Del Re e la stupenda Il Boia, oppure L’Era Del Male, unico brano estratto da Sancta Inquisitio (datato 2005), mentre la parte finale è interamente dedicata al primo demo Intrinakrius (1996), compresa la prima versione della stessa title-track; tutti brani fedeli alla tradizione più oscura e doom del metal, che non mancano di suscitare forti emozioni proprio grazie all’immediatezza del cantato in lingua madre.
Insomma, un ottimo modo per festeggiare quindici anni di carriera, per una band che sta cominciando finalmente a raccogliere i frutti del duro lavoro svolto nell’underground italiano. Massacro è un prodotto che farà felici i fedelissimi del doom metal più tradizionale e dell’heavy vecchio stampo, nonché chi apprezza un cantato in lingua madre che, in questo genere di produzioni, rappresenta un’operazione piuttosto coraggiosa e, allo stesso tempo, decisamente affascinante.
Angelo ‘KK’ D’Acunto
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Tracklist:
01 Massacro
02 La Morte Del Mondo
03 E Vivere Sarà
04 Come Stai
05 Inquisantesimo
06 Intrinakrius
07 I Diavoli Del Re
08 L’Eretico
09 Il Boia
10 L’Era Del Male
11 La Morte del Mondo
12 E Vivere Sarà
13 Potenza Tribale (Instrumental)
14 Massacro