Recensione: Master of Desaster
Sword, Anvil, Witchkiller, Exciter, Aggression, Hell’s Dagger, Blood, Crimson Tiger, Death Dealer…non c’è che dire, la scena canadese anni 80 è una delle più sottovalutate e al tempo stesso interessanti per gli appassionati delle sonorità più old fashioned. Il lungo elenco accennato qui sopra può continuare ancora per molto, e di sicuro potremo ritrovarci dentro lo splendido nome Black Knight.
Si scrive così, ma si legge “misconosciuta Epic Metal cult band anni 80” che passo alla storia per la pubblicazione di un ep autoprodotto chiamato nientemeno che “Master of Desaster” (datato 1985).
Questo piccolo e rarissimo disco nero è composto da ben cinque tracce di puro e sincero Metallo Epico nella migliore tradizione di bands più conosciute sulle pagine di TrueMetal.it come Omen, Medieval Steel e Steel Assassin.
Per esseri più precisi il sound del gruppo, sebbene possa essere rintracciato sulle coordinate dei gruppi precedentemente menzionati, risulta concretamente personale e insensibile agli effetti del tempo, come è consolidata tradizione per ogni true epic metal band che si rispetti. Ad aggiungere personalità alla produzione musicale di questi ragazzi canadesi, ci pensano le intense prestazioni vocali della singer Lori “The Scream Queen” Wilde, che non sfigura per niente in confronto con i colleghi maschietti e che dà un aggiuntivo tocco di pathos alla narrazione.
Un piccolo appunto: se la memoria non mi inganna, dal mio modesto punto di vista, in campo Epic Metal non ci sono poi tante altre cantanti, a parte Lori appunto e la suadente vocalist dei nostrani Crystal Phoenix.
I cinque canti epici che ci offre “Master of Desaster” ci fanno vivere visioni ed atmosfere molto suggestive e ricche di sentimenti sublimi; dalla battagliera “Warlord’s Wrath” fino alla spettacolare “Master of Disaster” i Black Knight forgiano una meravigliosa musica estatica, che potrà essere veramente apprezzata dopo diversi ascolti e (logicamente) una sufficiente militanza in campo Epic Metal da qualche tempo.
Pregevole è il fatto che l’incantevole narrazione epica viene saggiamente intercalata da anthems di grande effetto, come la “ac/dc-iana” Metal Screams e la corale “Born to Rock”.
…e non è finita qui! Nel Luglio di quest’anno, Chris Papadatos e Manos Koufakis (nomi di certo già sentiti per le vostre orecchie se frequentate ambiti HM ellenici) e la loro label Cult Metal Classics hanno avuto la felice idea di ristampare questo ep arricchendolo di ben 6 inedite tracks e note redatte personalmente dagli stessi Black Knight.
La re-release è limitata a sole 1000 copie, di cui una metà in cd e l’altra in vinile; naturalmente ogni copia è stata numerata a mano.
E allora ci possiamo godere quasi un’ora intera di Black Knight, tra detonanti cavalcate ipermealliche, laceranti grida di battaglia, meravigliosi testi ricchi di fascino e saggezza, atmosfere oscure e tante esalazioni di Acciaio Liquido da respirare a pieni polmoni!! Hell yeah!
Vale davvero la pena confrontare le due versioni di “Master of Desaster” presenti sulla ristampa. Entrambe sono ottimi esempi di Epica Metallica, tra cui forse il primo rimane il più suggestivo, mentre il secondo è il più dinamico.
Per concludere, da quello che so la versione in vinile è già esaurita, mentre dovrebbero essere disponibili ancora alcune copie su cd. Inoltre è bene evidenziare il fatto che i Black Knight non si riformeranno e non si sognano neanche di comporre nuove canzoni per un nuovo album, concerti al Wacken, ecc… il che innegabilmente rimarca una certa attitudine molto onesta e sincera che non si è persa durante gli anni. Come dicono loro appunto “Black Knight lives…”, ed io aggiungere anche un meritato “for ever”!!!
Dunque, se ci tenete a non perdere questa occasione (forse unica), datevi da fare!
Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli
1) Warlord’s Wrath
2) Metal Screams
3) Born to Rock
4) Aaraigathor (Metal Anthem)
5) Master of Desaster
6) Fire in Your Eyes
7) Day of the Wizard
8) Dead of the Knight
9) Master of Desaster II
10) Battlefield
11) Black Knight
* tracks dalla 6 alla 11: bonus tracks presenti solo sulla ristampa Cult Metal Classics