Recensione: Medical Waste
E sono ancora loro!!!!! Non è possibile… Oramai ogni uscita di questo gruppo riesce a sorprendermi!!! Perchè tutte le volte è come se un pezzo dell’anima dei Carcass si reincarnasse per un’ultima passeggiatina dalle parti di noi comuni mortali… Ancora una volta il miracolo si è compiuto, ed eccoli qua a presentarci il loro ultimo mcd dall’esplicito titolo Medical Waste. L’ennesimo viaggio nei meandri del gore, del grind e dei toni patologico-ironici a cui i nostri ci hanno già abituato.
Provocazione a 360°, a questa non si scappa; ma anche tanta tanta qualità in musica, che riprende i Carcass questa volta orientandosi molto più sul loro periodo “Necroticism…” ma senza disdegnare le melodie dirette di “Heartwork”. Ne è un perfetto esempio “Raise The Stakes”, la quale per lo più lascia da parte gli eccessi dei blast-beats, concentrandosi maggiormente sulle chitarre, capaci di stupire grazie alle armonizzazioni impeccabili. Non pensate però di potervi salvare dall’olocausto, perchè “Choice Cuts” è lì ad attendervi dietro l’angolo… Un’inizio terremotante, il gruppo lanciato all’unisono ad una velocità paurosa, i frangenti più rallentati che non lasciano spazio ad ammorbidimenti sonori. Sicuramente una delle più belle tracce mai composte da questo gruppo, che ci lascia ad intendere quali siano le potenzialità di un genere come il grindcore quando viene suonato con i crontrocoglioni.
“Gross Anatomy”: un riffing semplicemente spietato, che ci fa dimenticare la parvenza di apertura che avevano mostrato con “Raise The Strakes”, ci prende per mano e ci conduce in lidi musicali che forse avremmo preferito lasciare inesplorati… Ma questi sono gli Impaled! Pura perversione, musicale e non!!! Quando degli ottimi musicisti (e compositori) si ritrovano con una mente così malata, non ci si può aspettare altro che lavori come questo! Ma ora iniziano le sorprese, perchè come è consuetudine nei lavori di breve durata, i nostri hanno deciso di regalarci qualche chicca. A partire da due cover quantomeno insolite… Passi per “The Hearse”, dei Deadbolt, che assume uno spirito molto death’n’roll (leggasi Carcass periodo Swansong); ma su “Tourette’s” mi sono dovuto veramente arrendere alla loro follia… Da un gruppo che riesce a rendere death metal un pezzo dei Nirvana oramai ci si può aspettare veramente di tutto…
E ora per rendere l’idea di quale sia lo spirito di questo cd vi devo raccontare questo breve aneddoto… Appena acquistato mi sono dato al primo ascolto, e dopo le prime 3 tracce ho subito pensato che ad andar bene avrebbero infilato pure una cover dei Carcass (cosa che comunque avevano già fatto sul tributo agli stessi)… Bene, la penultima traccia è la loro versione dal vivo di “Until Death”, che inizia però con l’intro di “Ruptured In Purulence”… Ebetemente appagato dalla mia intuizione non mi è rimasto che abbandonarmi all’ultima traccia proposta, ossia il live di “Back To The Grave”.
I pezzi nuovi di fatto sono solo 2, e a malincuore mi tocca tenermi troppo basso col voto… Perchè per quanto mi riguarda sono queste le uscite che meritano appieno l’acquisto! Quei cd sui quali, una volta che conoscete il gruppo, potete lanciarvi ad occhi chiusi! Se avete apprezzato i deliri folli di Mondo Medicale e The Dead Shall Dead Remain, ora non vi resta che beccare il primo mailorder e spendere i vostri soldi come si deve…
Matteo Bovio
Tracklist
01. Raise The Stakes
02. The Hearse (Deadbolt cover)
03. Choice Cuts
04. Tourette’s (Nirvana cover)
05. Gross Anatomy
06. Until Death (live)
07. Back To The Grave (live)