Recensione: Medizin
Se rientrate nella categoria dei masochisti musicali, se avete voglia di farvi del male, ecco a voi un album imperdibile, un disco dove di azzeccato c’è ben poco. Di sicuro il nome della band, visto che il termine “grantig” in tedesco bavarese viene utilizzato per definire qualcosa che potremmo tradurre con “lagnanza” o “brontolio”. Rimanendo in ambiente linguistico anche il titolo “Medizin” non è del tutto estraneo alla proposta musicale di questo quartetto di Monaco, se con medicina intendiamo qualche sonnifero o qualche farmaco particolarmente indigesto.
Nello sforzo di creare un ibrido tra i Pantera e un death metal scandinavo (diciamo che anche a loro è capitato di ascoltare band come gli At The Gates…) i nostri partoriscono un susseguirsi di strutture melodiche scialbe e prevedibili, noiose e mai (dico mai) con uno spunto degno di nota. Un disco soporifero, monotono e ripetitivo dove le soluzioni ritmiche e armoniche si somigliano tutte in un calderone di imbarazzante mediocrità. Una penuria di idee e capacità, una pochezza musicale resa ancora più terribile dalla tremenda prova vocale di J. Schmidt, forse l’aspetto più catastrofico del disco: un piattume totale privo di ogni carisma, debole e sgangherato in un tentativo mal riuscito di imitare le ugole grezze ed alcoliche del southern, stile Phil Anselmo. Un esperimento di sludge bavarese (in lingua) che definire fallimentare significherebbe davvero sovrastimare.
Non voglio spingermi oltre in questo accanimento, credo di aver detto abbastanza e aver reso l’idea di quanto questo disco non valga nè i soldi nè il tempo richiesti e vi chiedo quindi la gentilezza di farmi accantonare questo promozionale, chiudere il capitolo “Medizin” e dedicare il mio tempo a qualcosa di più degno.
Mi domando solo come, con tante band valide costrette a rimanere nell’ombra in eterno, qualcuno abbia avuto la malsana idea di gettare tempo e denaro per produrre e ditribuire, a solo un anno di distanza dall’altrettanto tremendo debutto ‘So Muss Es Sein’ – vedere la recensione del collega Ricetti per sentire anche un’altra campana – un nuovo disco di questi maldestri personaggi…
Tracklist:
01. Medizin
02. Dein Paradies
03. 24 Jahre
04. Warum Geht Es Mir So Dreckig
05. 11 Minuten
06. Guten Appetit
07. Du Bist Nicht Allein
08. Wie Fühlt Sich Das An
09. Nur Für Dich
10. Zwiespalt
11. Die Letzte Stadt
12. Auf Wiedersehen
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