Recensione: Megaloi Theoi
Siete appassionati di musica violenta? E magari non avete ancora ascoltato gli italianissimi The Krushers… Bene, vi conviene rimediare subito, e fare così un salto a capofitto in un’epoca tanto lontana, che quasi sarebbe dimenticata, se non fosse che qualcuno ogni tanto ce la fa riscoprire. La band di Agrigento si presentò a me mesi fa con il demo 1985, il quale non lasciava alcun dubbio sulle intenzioni sonore del gruppo; già ai tempi rimasi più che soddisfatto di quanto avevo avuto occasione di ascoltare. E Megaloi Theoi è riuscito ad essere ancora più cattivo e diretto!!! Sarebbe facile paragonarlo, che so, ad un bel calcio nei coglioni… in realtà fa molto, ma molto più male!!!
Sembra che lo scopo della band sia stato in tutta la durata del demo quello di riportare in luce lo spirito del Thrash primordiale, quello che badava soprattutto a suonare sporco, incazzato e veloce. Inutile citare i soliti nomi, li conoscete già tutti; da evidenziare però una certa reverenza nei confronti della scena tedesca. Non stupitevi del fatto che i The Krushers si presentino come Thrash-Black: non andate però a sperare di trovarvi davanti a cloni di Witchery o Necrodeath… Per carità, qualche lontana somiglianza potrete forse trovarla, ma ne avrete una versione marcia e violenta nel vero senso della parola!!!
Non è molto in realtà quello che rimane da dire sull’album: registrato con un 4 piste, fa di questa sua “semplicità” un punto forza. La voce poi è decisamente sublime… un urlo graffiante che si snoda al di sopra dei riff bastardi di Megaloi Theoi! I primi due pezzi del demo sono forse i migliori in assoluto, il primo grazie ad un riffing tanto caratteristico quanto convincente, il secondo per la voglia, che vi prenderà durante l’ascolto, di prendere a testate lo stereo… Perchè, come già credo di aver detto nel passato, è questo il vero spirito dei The Krushers!!! “Ignoranza” musicale, voglia di essere sempre uguali a sè stessi e di far rivivere non necessariamente un genere, ma più propriamente uno spirito! Lo spirito di chi ogni tanto ha la sana voglia di ascoltare un album perchè lo ritiene fottutamente violento!!!
Passiamo ora ad una parte scabrosa… il voto. Riconfermo il 75, ma cos’è in fondo? E’ il cossiddetto “voto oggettivo” che ogni recensore cerca di attribuire… Bene: rileggetevi tutto quanto detto sopra e ponetevi la seguente domanda? Alla band, potrà fregargliene qualcosa di questo “voto oggettivo”? La risposta è un semplice no; e vi assicuro che se capirete le intenzioni di questo Megaloi Theoi vi verrà da sputare sopra questo 75, tanto poco significativo di quello che nella realtà è ben più di un numero… è pure fucking Thrash!!!
Matteo Bovio
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