Recensione: Memorial Roots
Vent’anni di carriera alle spalle e sette album dati alle stampe fanno dei Brainstorm una garanzia all’interno della scena power metal europea. Memorial Roots è il loro ottavo disco che arriva un anno dopo il poderoso Downburst e si appresta a seguirne le linee guida. La band tedesca ha saputo con gli anni farsi apprezzare grazie a una proposta musicale potente e senza troppi fronzoli sinfonici: tastiere praticamente inesistenti, pesanti riff di chitarra tendenti al thrash, ritmiche serrate e una voce ruvida e diretta, creano il suo punto di forza.
L’apertura del disco viene affidata a Forsake What I Believed, in cui i rumori di una tetra foresta accompagnati da un’orchestrazione cupa da colonna sonora, introducono un riff di chitarra marziale che si trasforma in un arpeggio nel momento in cui Andy B. Franck inizia a cantare sulla strofa, in un lento crescendo che esplode con il suo ritornello potente e diretto.
Un’altra punta di diamante è la veloce Cross The Line, dominata da chitarre dal sapore decisamente thrash all’interno delle strofe e voce epica nei ritornelli, i quali fanno della canzone uno degli episodi meglio riusciti del disco. Le ritmiche su questo album si alternano piacevolmente tra brani più melodici in mid tempo ed altri più violenti e diretti con chitarre in bella evidenza: Nailed Down Dreams e Ahimsa ne sono il lampante esempio, piacevole e melodica la prima, aggressiva e tagliente la seconda.
La chiusura viene affidata a Would You, canzone in pieno stile “Brainstorm”, con la splendida voce del cantante a far da contorno alle melodie prima dolci e poi rabbiose dei due chitarristi Ihlenfeld e Loncaric.
In conclusione, questo Memorial Roots è un buon disco, prodotto con tutti i crismi, che si attesta a un livello leggermente inferiore rispetto al precedente disco Downburst, ma che riesce a trasmettere chiaramente la potenza che i Brainstorm imprimono in ogni loro brano. Nonostante le canzoni ad un orecchio poco allenato possano sembrare piuttosto simili una all’altra, ai cultori del genere ogni ascolto regala nuove emozioni e l’album torna a suonare nello stereo con estremo piacere diverse volte.
Stefano “Elrond” Vianello
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Tracklist:
01 – Forsake What I Believed
02 – Shiver
03 – The Conjunction Of 7 Planets
04 – Cross The Line
05 – Nailed Down Dreams
06 – Blood Still Stains
07 – Ahimsa
08 – The Final Stages Of Decay
09 – Victim
10 – When No One Cares
11 – Would You
Line-up:
Andy B. Franck – Vocals
Torsten Ihlenfeld – Guitars
Milan Loncaric – Guitars
Antonio Ieva – Bass
Dieter Bernert – Drums