Recensione: Metal On Metal
Il gruppo nasce a Toronto in Canada nel 1978 con il nome di LIPS poi modificato
in ANVIL per problemi di copyright con una band disco-pop dell’epoca
denominata LIPPS INC. Nel 1981 esce il seminale HARD’N’HEAVY , disco acerbo che
non rappresenta al meglio il potenziale degli ANVIL. A mio parere una buona prova
ma nulla di piu’.
Nel 1982 e’ la volta di METAL ON METAL che gia’ dal titolo e dalla copertina
raffigurante una sega circolare su un incudine che sparge schegge di
metallo qua e la’ lascia presagire qual’e’ la reale attitudine del combo
canadese. La formazione e’ la stessa del disco precedente e precisamente
Steve “Lips” Kudlow (lead vocals, lead guitar), Robb Reiner (drums),
Dave Allison (vocals, rhythm guitar) e Ian Dickson (bass).
Si parte subito a livelli stellari con un uno-due da KO : METAL ON METAL seguita
da MOTHRA.
La Titletrack e’ un terrificante anthem metallico , il pezzo degli Anvil piu’ famoso
nel mondo. Una traccia semplice nagli accordi e nel songwriting che pero’ contiene
il magico dono di essere terribilmente catchy senza mai essere comunque stucchevole.
Nel mio immaginario rappresenta uno di quei pezzi che concorrerebbero a farne
l’inno dell’heavy metal internazionale. La cosa stupefacente e’ che
la struttura del brano e’ costituita da un solo riff !.
La successiva MOTHRA non e’ da meno , un coro ormai leggendario per chiunque abbia
una minima idea di cosa siano gli ANVIL. Riguardo questo pezzo conservo un aneddoto
relativo al concerto che i nostri tennero al Binario Zero di Milano nel tour in
compagnia di RIOT , DOMINE , AGENT STEEL e precisamente il 31 Gennaio del 2000.
Quella sera il gruppo di Lips apriva la rassegna e dopo circa un’ora di metallo incandescente stava per chiudere lo show. Noi del pubblico intonammo MOTHRA, MOTHRA , MOTHRA e gli Anvil ripartirono con una versione sconquassante tra il tripudio di una folla impazzita.
Lips ha piu’ volte ricordato all’interno di interviste successive anche all’estero
che quel concerto e’ sicuramente tra gli highlights della sua carriera.
Personalmente annovero quella data sicuramente fra quelle
piu’ “vere” e piu’ visceralmente “heavy metal” che abbia mai vissuto.
Dopo questa efferatezza sonora si passa a STOP ME , una buona semi ballad
con la particolarita’ di avere alla voce Dave Allison al posto di Mr. Kudlow.
Segue MARCH OF THE CRABS , episodio strumentale di buona fattura dove i “fabbri”
ANVIL danno prova di come si faccia a martoriare i propri strumenti.
Con JACKHAMMER si torna al solito monolitico impatto sonoro , altro pezzo
dopo il quale non resta che terra bruciata. La robusta HEAT SINK , la scanzonata TAG TEAM
e la gioviale SCENERY graffiano anche se non sono al livello delle song precedenti
, sempre a mio personalissimo avviso. La divertente TEASE ME , PLEASE ME mostra il lato
piu’ arioso dei canadesi ed insieme ad altri pezzi di questo album traccera’
lo stilema piu’ hard dell’american metal della emergente scena Losangelena.
Il finale dell’LP e’ letteralmente da cardiopalma!
“666” cade sui vostri padiglioni
auricolari con la grazia di une elefante imbizzarrito dentro una cristalleria.
Tossicita’ pura e velocita’ che fino ad allora solo MOTORHEAD e SAXON avevano avuto
l’ardire di toccare. Onorevole finale per un album di questa levatura.
Di quell’anno e’ anche la loro partecipazione in veste di opener all’ edizione del MONSTERS OF ROCK FESTIVAL di CASTLE DONINGTON il 21 Agosto in Inghilterra. Per la cronaca in quella fu la prima data suonata dai nostri in Europa.
Dopo METAL ON METAL esce nel 1983 l’ottimo FORGED IN FIRE che proietta
di forza l’incudine alla ribalta della scena heavy internazionale.
I problemi con la allora loro casa discografica ATTIC pero’
faranno perdere al gruppo parecchio tempo e mineranno la strada verso il
successo vero che stavano accarezzando. Durante quel periodo di inattivita’
il gruppo perde visibilita’ e viene
sopravanzato da artisti speed tipo EXCITER e stelle nascenti in ambito
THRASH come EXODUS , TESTAMENT , METALLICA , SLAYER , MEGADETH solo per
citare i piu’ famosi.
In quegli anni la band a mio avviso perde definitivamente il “treno giusto”.
Pensando al combo canadese mi viene in mente un quadretto metaforico dove a un bambino
di pochi anni vengono messi davanti in stretto ordine cronologico tutti gli album
degli ANVIL ed egli comincia a giocare finche’ dopo essersi stufato li dispone
a casaccio. A questo punto irrompe nella scena un ipotetico metallaro che non ha
mai sentito il gruppo ( ma esiste poi un metallaro che non ha mai sentito gli ANVIL ? )
e inizia a mettere nel lettore CD il primo album che trova e cosi’ di seguito uno
dopo l’altro in ordine inevitabilmente sparso.
Per questa persona e’ impossibile capire se quello che sta ascoltando e’ il primo disco
realizzato dagli ANVIL piuttosto che l’ultimo o uno di mezzo.
La morale di questa storiella e’ che gli ANVIL sono uno dei pochi gruppi fortemente (come Running WIld e pochi altri) “coerenti” e che negli anni non hanno cambiato granche’. Personalmente amo questo tipo di attitudine che invece per altri puo’ venire intesa come mancanza totale
di evoluzione , di idee , di voglia di rischiare. Quando si ha in mano un disco dei
guerrieri di Toronto si sa gia’ che cosa contiene , non c’e’ il rischio di trovare particolari
sorprese o contaminazioni. La sana e genuina inclinazione “True” qui alberga da sempre.
Come si fa a non amare un gruppo che, per parola del proprio leader indiscusso LIPS,
dichiara che per gli ANVIL ad ogni loro nuova uscita discografica l’importante e’
che vendano abbastanza copie per poter fare il disco successivo?
Fieri Defender , se ancora non avete una copia di METAL ON METAL sentitevi on po’
in colpa e in debito con il vostro cammino storico nelle tappe fondamentali del
sano e vero metallo. Questo e’ uno dei 15/20 capisaldi delle sinfonie d’acciaio a noi
tanto care e non sfigura accanto ai vari Overkill , Marriage of Heaven And Hell pt.II, Wheels Of Steel, Ride The Lighting, Reign In Blood, Violence And Force, Painkiller, Hail To England, Restless And Wild etc…
E adesso , se non vi spiace , al posto di sentire l’ultimo album del nuovo
gruppo power metal sinfonico rivelazione di turno , mi rituffo per l’ennesima
volta in questo “METALLO SU METALLO”.
Che il signore dell’acciaio sia con voi…
Stefano Ricetti
Tracklist:
Metal On Metal
Mothra
Stop Me
March Of The Crabs
Jackhammer
Heat Sink
Tag Team
Scenery
Tease Me, Please Me
666