Recensione: Metalwar
Hysterica è un gruppo tutto al femminile proveniente da Stoccolma e Metalwar costituisce il suo debutto discografico, che già dal titolo è una dichiarazione d’intenti bella e buona. Non da meno la copertina, allestita da Jobert Mello, che sgombra il campo da ogni dubbio, ancor prima di aver premuto il tasto play. La foto della band ritratta sul retrocopertina dell’album rimanda a immagini guerresche trite e ritrite del panorama HM, laddove le cinque belle donzelle, armate di tutto pugno, dichiarano guerra al mondo degli infedeli brandendo spade, pugnali, asce bipenni e balestre. Dalla loro, va rimarcata la fierezza di essere femmine, quindi niente pantaloni ma immagini interne al booklet con le cinque rigorosamente ritratte in gonna nera e stivali, con calze a rete o di nylon solo per qualcuna. Dalla leader Bitchie all’ultima entrata in formazione, la cantante Anni De Vil, poi, scatti in pose forzatamente aggressive, ricalcando le gesta di The Great Kat negli anni Ottanta, progenitrice del kitsch metallico ortodosso e irriverente in rosa, senza dimenticarsi di essere comunque sexy.
In passato altri storici act come Vixen, Rock Goddess e Runaways, infatti, privilegiavano il look di classe – con tutte le limitazioni del caso in ambito hard’n’heavy – mentre le Girlschool erano dei maschiacci a tutti gli effetti dal profondo del cuore, quindi dure e pure senza dover recitare una parte ma semplicemente interpretando se stesse. Diverso il discorso riguardante Crucified Barbara e Rockbitch, nate in periodi storici successivi completamente differenti e quindi con altri presupposti.
Assolutamente da leggere i testi degli undici brani presenti all’interno di Metalwar: si passa dalle citazioni cimiteriali di We Are The Undertakers e Halloween all’esaltazione del concetto di heavy metal al femminile nell’accoppiata Girls Made Of Heavy Metal/Metalwar e, ovviamente, non manca l’ammiccamento all’uomo ideale, non il classico principe azzurro laccato bensì il defender incallito (Heavy Metal Man).
Che la mora singer Anni De Vil non sia un fenomeno ma semplicemente una buona interprete dietro al microfono lo si intende dopo pochi secondi del brano di apertura We Are The Undertakers, un mid tempo ordinario che provoca davvero pochi scossoni. La riproposizione dei cliché dell’HM più stantio continua allegramente con il resto dei pezzi: in Halloween sembra di ascoltare una Lita Ford arrabbiata, la title track convince solo a metà e così di seguito fino alla fine, con poche eccezioni, fra riff scolastici e cose sentite miliardi di volte. Note positive da Girls Made Of Heavy Metal, figlia della lezione dei barbari Manowar e dall’anthem Heavy Metal Man, entrambi brani “burini” fin che si vuole ma dal tiro innegabile. Chiusura in crescendo da parte della traccia Pain In The Ass, all’insegna dell’heavy metal classico veloce più puro e diretto, dove le Hysterica stupiscono per impatto e condizione.
Disco ben prodotto e da “prendere” senza prendersi troppo sul serio – scusate il bisticcio di parole -, rigorosamente con il sorriso sulle labbra. Metalwar costituisce comunque una salutare ventata d’aria fresca nel serioso panorama metallico odierno, questo va senza dubbio riconosciuto alle goliardiche ragazze di Stoccolma, che ci mettono la Loro faccia fino in fondo.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
1. We AreThe Undertakers
2. Halloween
3. Bless The Beast
4. Girls Made Of Heavy Metal
5. Louder
6. Metalwar
7. Wreck Of Society
8. The Bitch Is Back
9. Devil In Me
10. Heavy Metal Man
11. Pain In The Ass
Line-up:
Anni De Vil – voce
Bitchie – chitarra
RockZilla – chitarra
SatAnica – basso
Hell´n – batteria