Recensione: Metanderthal – The Metal Age
Ho avuto il piacere di conoscere i ragazzi dei Nightglow dopo un loro concerto come tributo ai Manowar (davvero ben eseguito), attività questa che ha permesso al gruppo modenese di suonare nei locali più rinomati del nord Italia. La band è composta da Daniele Abate alla voce, Simone “Rinna” Rinaldi alla chitarra ritmica, Giovanni Stefani alla chitarra solista, Davide Fantuzzi al basso, Lucio Stefani al violino e Matteo Busi alla batteria.
Parallelamente all’attività di tributo ai Manowar (anche se è giusto ricordare che la band si è formata nel 2003 eseguendo cover di svariati gruppi metal anni ’80) i nostri si sono cimentati nella stesura di pezzi inediti, arrivando così alla pubblicazione del loro secondo demo dal curioso titolo Metanderthal – The Metal Age, contenente 4 nuovi brani della band.
Il titolo del disco è in completa armonia con quanto i nostri propongono: heavy metal solido, che fonda le sue radici nei gloriosi anni ’80, con una forte venatura epica grazie a testi e chorus evocativi e all’uso del violino, scelta quest’ultima davvero azzeccata! Da subito vi avviso che sono rimasto piacevolmente colpito dalla loro proposta: le canzoni presentano grande aggressività mantenendo sempre di vista melodie di facile presa ed efficaci. Tecnicamente il valore della band è alto, in particolar modo la precisione dietro le pelli di Matteo, gli assoli neo classici di Giovanni e la voce possente, ruvida ma allo stesso tempo melodica e piena di pathos di Daniele.
Il demo si apre con Damnation, a mio avviso il migliore del lotto! Dopo un intro di violino, accompagnato da batteria e chitarra solista, entra di prepotenza la chitarra ritmica che subito disegna refrain irresistibili, tra Grave Digger e Hammerfall, dando via così a un pezzo dal forte impatto. Il chorus è ciò che di meglio un fan dell’heavy metal più classico possa chiedere: pathos e potenza giocano qui un ruolo da protagonisti. Bello anche il break melodico centrale seguito da un grande assolo di chitarra in pieno stile musica classica.
Un piccolo carillon ci introduce alla seguente Gods Of Fate, e anche in questa situazione i Nightglow centrano il bersaglio con una killer track spacca ossa, dove gli assoli di chitarra e l’accompagnamento del violino condiscono con grazia una sezione ritmica dannatamente heavy, grazie a riff granitici e alla doppia cassa potente ma non invadente. Ottimi anche i cori che accompagnano Daniele nel chorus. Chitarra classica e violino introducono Joke Of Doom, pezzo dove i ritmi rallentano rispetto alle tracce precedenti; nonostante questo la canzone risulta essere venata da potenza e grandi melodie, caratteristica questa sempre presente nella musica dei Nightglow. Si conclude con gli oltre 6 minuti di Welcome To Hell, pezzo meno immediato dei precedenti e con una struttura di base più complessa, ma che comunque mostra anche il lato più epico dei modenesi.
Come detto precedentemente, sono rimasto davvero colpito dalla qualità di questo demo, sia per i suoni (e questo in un demo è raro) sia per le canzoni in esso contenute, che ci mostrano una band di valore, con un grande gusto nel scrivere canzoni di genuino heavy metal, ma con sempre un occhio di riguardo a soluzioni più “moderne” come l’uso del violino. I Nightglow non inventano nulla?! E chi se ne frega! Qui non si punta all’originalità ma a scrivere canzoni seguendo la passione per la propria musica preferita, e in tal senso i Nightglow sono una promessa veramente valida! Fate un giro nel loro sito e ascoltate i sample, il mio consiglio è quello di dare una possibilità a questi ragazzi… potrebbe essere una piacevole scoperta. Per me lo è stata e il voto non l’ho messo a caso!
Roberto “Van Helsing” Gallerani
Tracklist:
1. Damnation * mp3 *
2. Gods Of Fate * mp3 *
3. Joke Of Doom * mp3 *
4. Welcome To Hell * mp3 *